Con un comunicato della società si apprende che “i membri dimissionari del CDA della MSB 1871, nonostante gli ingiustificati attacchi alle loro persone che troveranno adeguata e dettagliata risposta nei prossimi giorni nel corso una conferenza stampa, sono nella convinzione che il clamore mediatico suscitato dalle dichiarazioni ed esternazioni di chi, benchè non espressamente nominato si è sentito chiamato in causa e strumentalizza gli eventi al solo scopo di acquisire visibilità, siano di assoluto nocumento alla società rappresentando un distorto quadro a chi potrebbe nutrire un interesse nei confronti della Mens Sana Basket. Auspicano pertanto un atteggiamento maggiormente responsabile e di più basso profilo da parte di tutti i protagonisti di questa vicenda in maniera tale da non ostacolare eventuali iniziative che venissero intraprese”.
Nel frattempo emergono nuovi dettagli sulla querelle societaria. Altro che 15 0mila euro. Il vero buco finanziario che la Mens Sana è chiamata a colmare entro i prossimi nove giorni ammonta a oltre 300 mila euro e la situazione sta assumendo contorni preoccupanti. Al momento le tappe della società biancoverde sono ben definite. A breve l’assemblea dei soci dovrà nominare il nuovo consiglio di amministrazione, ma soprattutto dovranno essere trovate le risorse necessarie ad evitare il fallimento. Fino a ieri si parlava di 150mila euro, ma fonti vicine alla Polisportiva parlano di un ammanco superiore a 300mila euro da pareggiare entro i prossimi nove giorni e a cui dovranno essere aggiunti altri 300mila euro entro giugno per un totale di oltre 600 mila euro. Il debito è elevato ed al momento la sezione basket della Mens Sana è ad un passo dal fallimento (il secondo in meno di due anni) e la Polisportiva 1871 entrerebbe in una situazione di grande sofferenza e difficoltà vista l’importante esposizione finanziaria verso il basket.
Le parole rilasciate dal sindaco Bruno Valentini sono state eloquenti, la situazione era conosciuta sin dall’estate tanto che l’attuale assessore allo sport, Leonardo Tafani, rassegnò le dimissioni dal consiglio di amministrazione della Mens Sana 1871 nel luglio scorso. Dimissioni non generiche, ma con una precisa accusa nei confronti della gestione della società. Tafani, da quanto siamo riusciti a conoscere da una fonte vicina alla Polisportiva, stigmatizzò la sua preoccupazione l’estate scorsa sia al Cda sia al presidente della Mens Sana, ma evidentemente quelle preoccupazioni non furono accolte e la proprietà biancoverde avallò la condotta più ambiziosa (e con spese sopra il milione di euro). Difatti il sindaco ha parlato di spese eccessive e Tafani lasciò il Cda mensanino proprio per questi motivi, sottolineando di non condividere il “modus operandi” della dirigenza biancoverde nonostante l’impegno profuso per il basket dallo stesso Tafani è proseguito fino ad oggi e si è concretizzato perfino con accordi commerciali importanti.