Una partita del Messina è finita nuovamente nel mirino degli scommettitori. La conferma arriva dal Belgio ed in particolare dalla sede della Federbet. La Federazione Internazionale che lotta contro il match-fixing ha scelto di proposito, per evitare ogni tipo di speculazione, di restare fuori dal territorio italiano. Il segretario generale Francesco Baranca era stato allertato già giovedì, a 48 ore dal calcio d’inizio della gara con il Benevento: “Ce ne siamo resi conto per via delle chiamate dei concessionari italiani, che riscontravano attività assolutamente anomale sul pareggio. Abbiamo avvertito in modo confidenziale la Lega, che si è attivata come da protocollo”.
Venerdì è arrivata anche la denuncia cautelativa del Messina, mentre la Procura della Federcalcio si affida ad un altro organo di controllo, “Sport Radar”. Baranca non nasconde lo stupore per il ripetersi del fenomeno: “Sinceramente ritenevo difficile che potesse accadere di nuovo, per la terza gara consecutiva. Mi dispiace per i tifosi siciliani ma avevamo già denunciato le anomalie sulla rotonda affermazione della Casertana ed abbiamo riscontrato svariate giocate sulla combinazione “1 primo tempo – 1 secondo tempo” anche su Messina-Martina”.
La Federbet a questo punto annuncia provvedimenti: “Registriamo troppi movimenti strani su tutto il girone C. Non siamo noi a dover investigare e giudicare, ci rivolgeremo alla magistratura ordinaria. Stiamo predisponendo una denuncia, come già avvenne per le partite di Pro Patria e Catania. Dovremmo depositare un dossier ancora presso la procura di Busto Arsizio, che d’altronde anticipò le inchieste di Catanzaro e Catania”.
Sabato al termine della sfida al San Filippo sono stati interrogati dalla Procura Federale i tesserati di entrambi i club. Come hanno rimarcato in sala stampa anche il difensore del Messina Luca Martinelli ed il tecnico del Benevento Gaetano Auteri, il perenne clima di “caccia alle streghe” rischia di destabilizzare tutto il movimento e di ridurre drasticamente l’interesse del pubblico, già ai minimi storici. Baranca ne è consapevole: “Ogni anno si ripete la stessa storia ed il campionato di serie C adesso rischia di implodere. C’è un problema di solvibilità delle società e quindi i giocatori cercano una via alternativa di guadagno, per cautelarsi dal mancato percepimento degli stipendi. La Lega Pro poi ha insabbiato per troppi anni quanto stava accadendo. Ancora oggi c’è molta confusione, forse creata ad arte…”.
Lo scoramento è talmente elevato che c’è chi propone, provocatoriamente, di sospendere le scommesse. Uno stratagemma inutile, ricorda il leader di Federbet: “Se anche le volessi bloccare con una legge in Italia, non potrò far nulla in Inghilterra o a Singapore, dove si registrano giocate ingenti. Ad ogni modo non dobbiamo neppure cospargerci il capo di cenere. Proprio in queste ore è esploso uno scandalo scommesse nel tennis e purtroppo fenomeni di questo tipo capitano in ogni parte del mondo”.
Per Baranca uno spiraglio di luce in fondo al tunnel può essere ancora individuato: “È l’uso sbagliato delle scommesse che deve essere combattuto mentre le giocate lecite hanno alimentato le ricche sponsorizzazioni di tante agenzie che finanziano il calcio. Ormai sono nostre associate l’Atalanta, l’Udinese e l’intera serie B, con cui stiamo collaborando fattivamente per arginare il problema. In Lega Pro facciamo lo stesso soltanto per Lupa Roma e Pro Patria. Con il nuovo presidente Gravina potrebbe cambiare qualcosa, abbiamo già avuto un contatto in tal senso”.