È un periodo particolare per Arturo Di Napoli, atteso dal ritorno in campo del suo Messina ma soprattutto dal processo che lo vede coinvolto per i fatti di Savona: “Non ho nulla da temere. Sono assolutamente sereno e convinto che i miei avvocati faranno di tutto per dimostrare la mia estraneità dai fatti e fare chiarezza. Ho fiducia nella giustizia sportiva, farà il suo lavoro con serenità”.
La società ha deciso di non operare sul mercato fino a quando non si conoscerà il destino del tecnico: “Con la proprietà c’è grande sintonia, non mi hanno mai fatto mancare nulla. Ho apprezzato, apprezzo e apprezzerò comunque il loro supporto. Non credo che il mercato bloccato per l’incertezza della mia posizione rappresenti un problema. In questa fase stiamo cercando di recuperare gli infortunati. Gustavo, Tavares e Padulano hanno lavorato finalmente a pieno ritmo con i compagni. Diogo verrà in panchina con noi e rappresenterà un’arma importante a gara in corso. I migliori acquisti potremmo quindi ritrovarceli già in casa”.
Di Napoli non vuole esprimersi sulle possibili conseguenze di un’eventuale condanna: “Non voglio pensarci, non è una cosa che voglio prendere in considerazione ora. È ovvio che vi sono anche un secondo ed un terzo grado di giudizio e quindi se anche dovesse andare male questa prima fase mi concentrerò su quelle successive. Non mi sto facendo condizionare ma anzi sono carico come una molla. La squadra sa che lunedì dovrò affrontare questa situazione: ringrazio pubblicamente i giocatori perché mi sono stati molto vicini. C’è stima reciproca, cercheranno di dare il massimo anche per il sottoscritto. Abbiamo creato un grande gruppo e nessuno può metterlo in dubbio”.
Il 2016 si apre con ben sei assenze, con Cocuzza atteso in particolare da una lunga riabilitazione: “Parisi e Fornito non recupereranno e dobbiamo fare i conti con le squalifiche di Berardi e De Vito. Palumbo dovrebbe almeno essere a disposizione per il match con il Benevento: è un giocatore importante che ha dato solidità al nostro reparto difensivo”.
La squadra ha sfruttato le festività per effettuare quella preparazione che non era stata svolta in estate: “La sosta è arrivata a pennello mentre altre squadre che giravano bene un paio di settimane fa chiaramente si lamentano perché sono state costrette a fermarsi. Dal 27 dicembre effettuiamo doppie sedute. Abbiamo sostenuto un lavoro rilevante sul fronte della forza, della resistenza e della velocità. Avremo un po’ di energia in più nelle gambe ma dovremo reagire anche mentalmente. C’è voglia di scacciare via i pensieri negativi, con un successo contro il Martina, un avversario alla nostra portata. La zona play-out è lontana ed i 25 punti al giro di boa rappresenterebbero un bottino di tutto rispetto”.
Di Napoli non nasconde l’evidente flessione accusata dal gruppo nell’ultimo mese: “Qualcosa non ha girato per il meglio e la condizione psico-fisica non era più ottimale. Ci eravamo un po’ tutti esaltati per il grande avvio ed i 20.000 spettatori del match con il Catania. L’elastico però è stato tirato troppo e quando abbiamo provato ad alzare l’asticella abbiamo subito le eccessive pressioni”.
Sul fronte formazione spazio ai giovani sulle corsie esterne di difesa: “Ogni allenatore deve schierare i giocatori nel loro ruolo. Martinelli a destra ci aveva già giocato in carriera. Considerato il suo ritorno al centro ho a disposizione due terzini destri (Frabotta e Barilaro, ndc) mentre a sinistra è quasi obbligata la scelta di Russo, che ha voglia ed entusiasmo e si è impegnato tantissimo in queste settimane”.