Archiviata la brutta parentesi di Caserta, il Messina si è rituffato sul campo per il ritorno in campionato, fissato sabato 9 contro il Martina Franca alle ore 20,30 al San Filippo. La fine dell’anno è sempre tempo di bilanci un pò per tutti, ma il 2015 per Alessandro Parisi resterà comunque un anno particolare. Il difensore palermitano da qualche mese ha scontato il suo gravoso debito con la giustizia sportiva, ritornando a tutti gli effetti un calciatore: “Un anno positivo, sono fiero e soddisfatto ma giorno dopo giorno mi sono accorto quanto c’è da lavorare per mantenersi a certi livelli”.
Il Messina gli ha dato l’opportunità di rimettersi in gioco a 38 anni e il suo rientro è coinciso con il momento migliore vissuto dalla compagine peloritana: “A bocce ferme possiamo analizzare meglio certe situazioni – ha spiegato Parisi – non dobbiamo mai dimenticarci da dove veniamo e qual è il nostro reale obiettivo. C’è stato il rischio di non essere in questa Lega Pro, un grazie va detto alla società che ha fatto di tutto per mantenere il professionismo a Messina, ereditando una situazione difficile. Si è creato un gruppo fatto di uomini che si sono messi a disposizione a 360 gradi solo ed esclusivamente per il bene del Messina”.
L’età e la lunga inattività hanno costretto Parisi a riscoprirsi difensore centrale con ottimi risultati: “Rispetto a quello di terzino è un ruolo completamente diverso – ha dichiarato – dal punto di vista del rendimento e della corsa cambiano molto. Cambiano le responsabilità, se sei l’ultimo uomo non ti puoi permettere di sbagliare come quando giochi sulla fascia. Cerco di usufruire al meglio della mia esperienza per fare la differenza”.
Adesso l’unico obiettivo è quello di cominciare il 2016 con il piede giusto: “Nell’ultimo mese sono venute fuori tutte le difficoltà preventivabili all’inizio – ha continuato Parisi – che vanno affrontate. Bisogna sapere quali punti toccare per superare questi problemi venuti fuori nelle ultime giornate”.
Il nuovo anno si aprirà con tre gare su quattro al San Filippo, una ghiotta occasione anche per ripristinare il feeling con il pubblico amico: “Questa è la realtà, i numeri dicono che al San Filippo abbiamo sempre fatto bene ed è naturale che qualsiasi squadra cercherebbe di far valere al massimo il fattore campo. Era anche uno dei nostri obiettivi della vigilia e da parte nostra ci deve essere una maggior determinazione nel continuare un percorso sin qui positivo davanti al pubblico amico”.