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Messina

“War?”, la mostra fotografica di Alessandra Lanese al Teatro Vittorio Emanuele

Inaugurata al Teatro Vittorio Emanuele, dal presidente  Maurizio Puglisi la mostra, curata da Saverio Pugliatti, dal titolo “War?”, personale di Alessandra Lanese“Alla sobrietà e alla delicatezza tonale che insieme sono la cifra distintiva della Lanese – scrive Gabriele Blundo Canto – si unisce un elemento nuovo: l’attenzione politica nel senso più alto, ovvero l’assistere sgomenti a preparativi di guerra e la preoccupazione per le sorti dell’Umanità. L’interrogativo War? che intitola la mostra ha dell’incredibile, sottolinea lo stupore verso una realtà che sembra insolita, eppure permea fin dalle radici il nostro Occidente, la cifra guerresca che non vuol tramontare. Una velatura rossastra invade dall’alto la tela: è il colore di un’ora che l’artista non può e non vuole eludere, segnata nel proprio personale percorso e offerta come occasione di riflessione.”

Una delle opere in mostra fino al prossimo 27 dicembre
Una delle opere in mostra fino al prossimo 27 dicembre

Alessandra Lanese nasce a Messina nel 1969. Frequenta l’Istituto d’Arte della sua città natale e successivamente l’Accademia di Belle Arti a Catania. Dal 1994 la sua tensione artistica è rivolta alla fotografia, con essa nasce il senso del rispetto e del pudore in rapporto all’immagine da catturare. Tale visione la porta a muovere i primi passi esprimendosi nei confini di numerosi “autoritratti”, liberamente determinati dal non voler vedere ciò che fotografa. A questo inizio segue la sua instancabile attenzione sulla “visione attraverso”: analisi dei rapporti che intercorrono tra visione e multimedialità, con un’attenzione al “divenire delle cose”. Sin da subito i suoi lavori vengono apprezzati in ambito cittadino e vince la sua prima reflex in un concorso organizzato dal Comune di Messina con premiazione ed esposizione alla galleria del Teatro Vittorio Emanuele.

Fabbriche in guerra
Fabbriche in guerra

Successive significative partecipazioni a mostre di settore e pubblicazioni su riviste fotografiche, con riconoscimenti in ambito regionale, la portano a frequentare numerose gallerie d’arte di Milano e a partecipare a vari workshop dove conosce e stringe rapporti artistici con fotografi del calibro di Gianni Berengo Gardin che ne apprezza la grammatica e la poetica. A Brescia, invece, negli spazi del Museo Ken Damy, viene invitata a partecipare alla prestigiosa mostra dal titolo “Autoritratti al femminile”.  Nel 96’ partecipa a portfolio in piazza a cura di Lanfranco Colombo, evento nel quale si aggiudica il primo riconoscimento che le consente di esporre in varie gallerie. In quest’occasione incontra Mario Cresci che la invita a rappresentare la sezione italiana del 98’ all’importante manifestazione “Rencontres d’Arles” (Francia).

Nello stesso anno comincia ad insegnare a pieni meriti fotografia all’Accademia di Belle Arti di Messina, dove nel 2000 accetta l’incarico di Direttrice Didattica. Qui conosce numerosi artisti tra cui Antonello Arena che diventa docente di Pittura nella stessa Accademia. Con lui nasce un’intesa artistica ed una successiva collaborazione che li vede impegnati nella mostra “Le pietre sono parole” del 2003, a cura di Lucio Cabutti al Monte di Pietà di Messina e successivamente in varie città e musei italiani. Quegli anni vedono l’avvento del “digitale” che in Alessandra sfuma l’entusiasmo nel mezzo artistico fin qui utilizzato in quanto in una sua intima lettura verrebbero a mancare “alchimia e temporalità”. Da qui “massificazione e sfruttamento dell’immagine” spostano definitivamente il suo interesse verso gli scenari della pittura che frequenta assiduamente a partire dal 2006 ma non prima di aver partecipato alla Biennale Internazionale di fotografia a Brescia a cura di Ken Damy. L’esperienza pittorica di Alessandra Lanese ci parla oggi di una ricerca tutta personale e di un affermato interesse sulle “visioni” e sul “divenire”: luoghi che lasciano sempre meno spazio alla casualità. Nel 2012 mostra personale di pittura “Le immagini (s)velate” a cura di Teresa Pugliatti al Monte di pietà di Messina e successivamente Palazzo D’Amico Milazzo. Conclude l’anno 2012 con una bipersonale insieme ad Antonello Arena “I NON LUOGHI” Cartiere Vannucci, Milano. Nel 2013 ancora una volta con Antonello Arena “RICERCHE CONVERGENTI MA NON TROPPO” Fiumara d’arte, Tusa, Museo d’arte contemporanea.

La mostra, che si concluderà domenica 27 dicembre, resterà aperta dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 21:00. L’ingresso è libero.

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