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Rocca, la gioia del patron Giacobbe: “Premio e primato. La settimana perfetta”

E’ un periodo d’oro per il Rocca di Caprileone, con i ragazzi di Santino Bellinvia che guardano tutti dall’alto in basso, nonostante il “trauma” di due avvicendamenti in panchina. A simboleggiare questo periodo fortunato per la compagine tirrenica anche il risultato raggiunto dal presidente Salvatore Giacobbe, che a Roma ha ricevuto dal numero uno della Federcalcio Carlo Tavecchio un riconoscimento per i vent’anni di presidenza.

Giacobbe insieme a Rivera
Il presidente del Rocca Giacobbe insieme al mitico Gianni Rivera

Un tempo tutt’altro che scontato per una dirigenza di una società dilettantistica, che deve fare i conti con numerose spese a fronte di entrate quasi nulle: “Resistere vent’anni non è facile, soprattutto se si pensa che altri dieci sono stati nella dirigenza al di fuori della mia presidenza, quindi fa capire il mio impegno per questa società” tiene a rimarcare Giacobbe. “Ci sono stati tanti momenti belli, altrimenti si sarebbe attenuata anche la voglia di continuare a misurarmi in questa mia avventura. Avere conquistato l’Eccellenza è stato molto emozionante: siamo subito partiti con il piede giusto. La nostra società dilettantistica rappresenta una realtà di appena 5.000 abitanti e quindi questo fa capire le difficoltà che abbiamo affrontato. Però vincere lo scorso anno per noi è stata una gran soddisfazione, che ha cancellato la beffa dell’annata precedente”.

Fare calcio tra i dilettanti risulta però sempre molto dispendioso, anche perché si vive isolati dalle Istituzioni federali: “Qualche volta ho anche pensato di gettare la spugna, non per problemi societari ma per un problema di rapporti con la Federcalcio, che purtroppo pretende senza dare nulla in cambio. Eppure la spina dorsale del sistema calcio italiano sono proprio i dilettanti”.

LND
Una fase della cerimonia di premiazione a Roma, dove ha ritirato il suo riconoscimento anche Giacobbe

Andando alle questioni di campo, al presidente Giacobbe non può che riempirsi il petto d’orgoglio pensando al suo Rocca che guida la classifica: “Stiamo facendo un’annata straordinaria ma non del tutto inattesa – ha dichiarato il patron – pur essendo neopromossi sapevamo di avere una rosa che poteva stare stabilmente nelle prime cinque posizioni e ambire ai playoff. Abbiamo dovuto fare qualche sacrificio in estate in nome del bilancio, ma sono arrivati giocatori forti e motivati. Pur essendo consapevoli della nostra forza, rimane la soddisfazione di essere lì a giocartela con società prestigiose. Noi, ad esempio, domenica andremo al Tupparello contro una squadra che quando io ho intrapreso quest’avventura era in Serie B, questo non può renderci felici per quello che stiamo facendo. I cambi in panchina? A Pasquale Ferrara va tutto il nostro ringraziamento per ciò che ha fatto. Con Ricciardello ci siamo lasciati bene, è stata una sua scelta quella di farsi da parte. Adesso abbiamo la fortuna di avere un tecnico che conosce l’Eccellenza come le sue tasche”.

Biondo
Esultanza per la rete del 3 – 0 ad opera di Biondo

Sul mercato adesso serve oculatezza, per rinforzare una squadra che sta ottenendo ottimi risultati, senza però stravolgere determinati equilibri: “Abbiamo preso Charlie Venuti che ci darà una mano, certamente prenderemo un difensore che sappia giocare sia al centro che da terzino destro. Mister Bellinvia è molto ambizioso – ha continuato il presidente Giacobbe – vuole giocarsi le chance di promozione fino alla fine. Siamo ovviamente rimasti scottati dell’esperienza di due stagioni fa, quando alla fine del girone d’andata eravamo terzi e poi siamo crollati fino a perdere i playout. Questo ovviamente non accadrà di nuovo, però ci deve far capire come l’umiltà e il mantenere i piedi saldi per terra devono essere due componenti da cui non può prescindere”.

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