Per la quarta volta nelle ultime cinque gare il Messina non è riuscito a trovare la via della rete ma il direttore sportivo Christian Argurio preferisce non far drammi, anche perché la classifica resta esaltante ed il margine sulle zone calde è molto ampio: “Non sono preoccupato. Vero è che bisogna segnare per vincere e sono sicuro che torneremo a farlo come era già accaduto fino a tre partite fa. Se il gol non arriva è frutto anche di episodi”.
Il reparto offensivo paga ancora una volta l’assenza di adeguate alternative: “Non siamo stati fortunati né precisi come altre volte. Sono tendenze che cercheremo di cambiare nel più breve tempo possibile. Purtroppo ci manca qualche elemento come Tavares e Gustavo, anche se Cocuzza e Leonetti hanno fatto bene. Purtroppo non è bastato”.
Secondo l’ex dirigente dell’Akragas il calo del Messina non è da addebitare ad una questione fisica: “Sinceramente non vedo alcun appannamento. Faccio anzi i complimenti al preparatore atletico, che non ha mai potuto lavorare in condizioni giuste, sfruttando sempre lo stesso campo di allenamento e dopo avere svolto una preparazione estiva come le altre. Abbiamo corso per novanta minuti e contro un avversario così forte se davvero fossimo andati in debito d’ossigeno avremmo anche rischiato di perdere”.
Di certo la squadra ha smarrito un po’ di autostima e fiducia dopo il grande avvio di torneo che ha fatto sognare tutta la piazza: “Piuttosto il problema potrebbe essere di natura psico-fisica, perché se giochi per un’ora ad altissimi livelli e non riesci a bloccarla subisci magari un contraccolpo psicologico. E soprattutto sprechi le energie in maniera diversa, a livello mentale”.
Se la Juve Stabia ha colto al San Filippo il settimo risultato utile consecutivo evidentemente stanno emergendo i valori che gli addetti ai lavori riconoscevano ai gialloblu già in estate: “Ha giocatori di valore in organico ed un ottimo allenatore. Ha trovato una quadratura, è una squadra muscolare, ostica e paradossalmente deve fare i conti con tante assenze. Sono orgoglioso perché abbiamo offerto uno dei migliori primi tempi, mettendoli in seria difficoltà”.