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ll Catanzaro: “Porte chiuse? Non lo condividiamo. Offesa l’intera città”

L’ordinanza firmata del prefetto di Catanzaro Luisa Latella che ha disposto la disputa a porte chiuse di Catanzaro-Messina, gara in programma sabato alle 20.30 allo stadio “Ceravolo”, ha mandato su tutte le furie la società calabrese. L’ufficialità è arrivata soltanto nella serata di giovedì, dopo il lungo silenzio delle autorità competenti in merito ad una sfida ritenuta dall’Osservatorio ad alto rischio già l’11 novembre scorso.

Uno scorcio del Ceravolo
Uno scorcio del Ceravolo

In un lungo comunicato, pubblicato sul sito ufficiale, il club del presidente Cosentino ha chiarito la propria posizione nella vicenda, non condividendo la durezza del provvedimento e ponendosi diversi interrogativi: “Pur nel rispetto dovuto alle decisioni assunte dagli organi istituzionali preposti, la Società Us Catanzaro non può in alcun modo condividere la scelta di negare al pubblico la possibilità di assistere alla partita Catanzaro-Messina. Si tratta, senza mezzi termini, di un’offesa all’intera città che, pur essendosi sempre contraddistinta per la correttezza e la civiltà in tutte le sue espressioni sportive, viene privata della possibilità di godere di un spettacolo calcistico importante e di grande attrattiva, quando si sarebbero certamente potute percorrere altre strade per assicurare l’assoluta sicurezza dei cittadini e degli spettatori. Con la decisione, che riteniamo gravissima ed incomprensibile, di far disputare la partita a porte chiuse, si è creato un danno alla tifoseria giallorossa, che viene penalizzata per vicende che non la coinvolgono direttamente e non può assistere ad una sfida attesa e di estrema importanza per il campionato della propria squadra del cuore. Si è creato un danno agli abbonati, che sono bene identificati con la Tessera del Tifoso, che per assistere a questa gara hanno già pagato, e che vengono incredibilmente tenuti fuori dai cancelli del “Ceravolo”. Si crea un danno immotivato e pesantissimo alle casse societarie, per il mancato incasso per una partita che storicamente richiama un grande pubblico. Si crea un danno alla squadra in un momento cruciale del campionato, in cui avrebbe avuto bisogno e tratto grande vantaggio dall’apporto dei propri tifosi.

Giuseppe Cosentino, presidente del Catanzaro
Giuseppe Cosentino, presidente del Catanzaro

Non comprendiamo – prosegue la nota – per quale ragione non si siano assunte decisioni meno drastiche, ma comunque capaci di garantire l’ordine pubblico, così come avvenuto in altre circostanze, come lo spostamento della gara in orari meno problematici o il semplice divieto di trasferta ai tifosi ospiti. Non possiamo non notare come pochi giorni fa, nella stessa Messina, il derby si è rivelato una grande festa di sport con la tranquilla presenza di oltre 20 mila spettatori: un pubblico straordinario, degno dei massimi campionati calcistici. Ci aspettiamo una forte presa di posizione da parte degli organi istituzionali della città e delle rappresentanze politiche, a difesa dei cittadini, dei tifosi e della squadra di calcio che costituisce un patrimonio di tutti e che oggi viene penalizzata ingiustamente. Invitiamo in ogni caso tutti i tifosi giallorossi ad accettare qualunque decisione con la consueta correttezza e senso di responsabilità, evitando comportamenti che possano causare ulteriori penalizzazioni per la società e la squadra”.

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