Da Savona, ultima tappa italiana in panchina, Di Napoli ha traghettato in riva allo Stretto ben quattro calciatori: il centrocampista Giorgione, già nuovo idolo della tifoseria, come peraltro ampiamente annunciato alla vigilia, il portiere Addario, l’esterno Biondo ed il metronomo Fabrizio Massimo Bramati, che contro la Lupa Castelli Romani si è confermato elemento affidabile: “Ringrazio tutti per i complimenti. Cerco sempre di dare il massimo e fare nel miglior modo possibile quello che chiede il mister, come d’altronde tutti i miei compagni”.
La formazione laziale non ha innalzato le barricate e questo ha reso più gradevole il match serale del San Filippo: “Tutti li davano per spacciati ma questo campionato è duro e contro ogni squadra devi faticare. La mentalità, il cuore e la grinta che ci mettiamo fanno la differenza”.
Per Bramati è decisivo il lavoro compiuto in settimana dallo staff tecnico: “Se la sono giocata a viso aperto a differenza dell’Ischia. Il mister d’altronde l’aveva preparata così, studiando come sempre benissimo l’avversario. Non mi hanno sorpreso, sapevamo chi andavamo ad affrontare. Conoscevamo il loro atteggiamento, sapevamo come muoverci in campo. Dietro questo primato c’è tanto lavoro di Arturo Di Napoli, del suo vice Raffaele e del preparatore atletico. È uno staff davvero di livello superiore, che ci mette a disposizione tutta la sua competenza per ottenere il massimo”.
Nonostante la sofferenza finale il Messina può celebrare il sorpasso ed un primo quarto di torneo davvero da urlo: “Vincere è bello. Si soffre ma volevamo i tre punti e davanti a questo pubblico bellissimo, che ci ha spinto fino alla fine, te la godi molto di più. Le vittorie non arriveranno sempre ma noi ci proviamo comunque”.
Come era già avvenuto con Martinelli e Gustavo, il gruppo ha metabolizzato anche l’iniziale forfait di Giorgione: “Carmine ha tanta grinta e getta sempre il cuore in campo, dove peraltro il suo dinamismo fa la differenza. Era con me già l’anno scorso in Liguria e quindi lo conosce benissimo. Oggi lo hanno sostituito benissimo anche se lui era lì in panchina a tifare ed a dare comunque il suo contributo. Questo è bellissimo e d’altronde non c’è nessun peso neppure per il primato, che anzi fa piacere. Il nostro unico obiettivo resta la salvezza da ottenere il prima possibile. Poi vedremo cosa arriverà in più”.