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Barraco firma il colpo: il Messina passa ad Andria e sogna in grande

Al “Degli Ulivi” decide il penalty trasformato al 35′ dall’ex foggiano che ha portato anche all’espulsione di Stendardo.  La squadra di Di Napoli scavalca i biancazzurri, portandosi a quota 13 ed è prima in classifica aspettando le altre sfide del settimo turno.

Al “Degli Ulivi” Messina senza gli squalificati Martinelli e Gustavo e l’infortunato Padulano. Panchina per Parisi, al rientro dopo il lunghissimo stop. Di Napoli opta per il 4-4-2. Re Artù non cambia la difesa proposta contro il Matera, conferma a centrocampo Baccolo e sceglie in avanti per la prima volta il tandem Cocuzza-Tavares. Nessun problema di formazione per D’Angelo. Strambelli rifinitore alle spalle di Morra e Grandolfo. Tra le file della capolista c’è inoltre Mariano Stendardo, ex del confronto insieme al giallorosso Salvemini.

La cronaca – Al 3’ calcio di punizione concesso ai padroni di casa per un intervento di mano di Giorgione. Dall’out sinistro Cortellini serve Strambelli, conclusione abbondantemente alta sopra la traversa. Il Messina replica al 6’, sempre su calcio piazzato: Burzigotti impegna Poluzzi che si distende in tuffo sulla propria destra per deviare in corner il tiro ben angolato del difensore giallorosso. Al 14’ Andria pericolosa sugli sviluppi di una punizione battuta dal solito Cortellini: la difesa del Messina libera e il tentativo da fuori di Onescu viene corretto in angolo. Cocuzza, al 20’, smarca Barraco con un tocco morbido sulla destra, il numero 10 ci prova di prima intenzione ma Poluzzi gli sbarra la strada. Il match è vivace e due minuti più tardi, su un altro cross dalla sinistra di Cortellini, per poco Stendardo non sorprende Berardi. L’equilibrio si rompe al 34’, quando su un pallone vagante Stendardo, da ultimo uomo, stende Tavares, quasi all’altezza dell’area piccola. Baroni non ha dubbi: rigore ed espulsione. Il centrale, un ex, abbandona il campo, con la fascia di capitano che finisce a Cortellini. Dal dischetto il Messina trasforma con Barraco per l’1-0, bravo a spiazzare Poluzzi. Pallone da un lato e portiere dall’altra. E’ la prima marcatura stagionale siglata all’infuori del duo Tavares-Cocuzza. Il “Degli Ulivi” è gelato, ma l’Andria abbozza una reazione. Al 42’ Onescu scodella per Grandolfo, la sua rovesciata non impensierisce Berardi. Si va al riposo con il Messina in vantaggio.

Una parata di Berardi
Una parata di Berardi in tuffo

Il primo brivido della ripresa al 9’: Cortellini cerca direttamente la porta, Berardi respinge con qualche affanno. Salvemini rileva Cocuzza al 17’ per il primo cambio della partita. L’Andria, che inserisce Bangoura, ha ancora in Cortellini l’uomo più pericoloso. La sua rovesciata, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, si spegne alta sopra la traversa. Al 28’ manata a centrocampo di Strambelli a Barraco, gioco fermo per circa un minuto ma nessun provvedimento disciplinare nei confronti del numero 10 biancazzurro. Alla mezz’ora è proprio Barraco a lasciare il terreno di gioco, beccato dal pubblico di casa, per far posto ad Alessandro Parisi. Il momento più atteso dopo l’emozionante conferenza stampa in settimana. Berardi, al 35’, vola a respingere sulla punizione pennellata da Strambelli. Con l’ingresso di Fornito per Tavares il Messina rinfoltisce ulteriormente il centrocampo. Nel finale l’Andria fatica a pungere. Al 44′ Berardi chiude lo specchio al neo entrato Capellini. Il Messina resiste anche nei quattro minuti di recupero e porta a casa un altro successo pesantissimo che vale, almeno momentaneamente, la vetta della classifica. Superata l’ormai ex capolista, il “magic moment” per i giallorossi prosegue. Come nel 2001, quando decise Torino, al “Degli Ulivi” è stato ancora 0-1. Sì, sognare si può.

Il ritorno in campo dopo oltre tre anni di Alessandro Parisi
Il ritorno in campo dopo oltre tre anni di Alessandro Parisi

Il tabellino. FIDELIS ANDRIA-MESSINA 0-1
Fidelis Andria: Poluzzi, Tartaglia, Cortellini, Fissore (18’ st Bangoura), Bisoli, Stendardo, Onescu, Piccinni (39’ st Capellini), Grandolfo, Strambelli, Morra (26’ st Kristo). A disp. Cilli, Aya, Ferrero, Vittiglio, Alhassan, Cianci, Matera, Paterni. All. D’Angelo
Messina: Berardi, Frabotta, De Vito, Baccolo, Burzigotti, Palumbo, Zanini, Giorgione, Tavares (39’ st Fornito), Barraco (30’ st Parisi), Cocuzza (17’ st Salvemini). A disp. Addario, Bramati, Barilaro, Russo, Fusca. All. Di Napoli
Arbitro: Niccolò Baroni di Firenze. Assistenti: Alberto D’Alberto di Teramo e Domenico Campitelli di Termoli
Marcatori: 35’ pt Barraco su rigore (M)
Espulsi: 34’ pt Stendardo (A) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: 22’ pt Frabotta (M), 11’ st Cocuzza (M), 19’ st Palumbo (M)

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