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E’ di nuovo un giocatore del Messina e nel giorno della presentazione ufficiale sono tantissimi i pensieri che si aggrovigliano nella mente di Alessandro Parisi. Il mancino, che in giallorosso ha vissuto gli anni più belli della sua carriera, conquistando anche la maglia della Nazionale, si è confessato al sito ufficiale dell’ACR, rivolgendo un messaggio particolarmente toccante: “E’ un giorno davvero importante, sono molto emozionato. Tanta gente merita parole pensate e ripensate dopo mesi di silenzi che mi hanno portato a desiderare di tornare a parlare da giocatore del Messina. Il mio cuore riprende a battere dopo tre anni tragici, non soltanto per vicende calcistiche. Ho fatto alcuni errori, pagando abbondantemente anche quelli di altri. Ne farò tesoro”.
La lunga squalifica per il calcioscommesse lo ha inevitabilmente segnato. Ora vuole ripartire in fretta, dopo il tempo perduto. “Voglio mettere un punto su quello che è stato ed ho un unico obiettivo, ricostruirmi un’immagine distrutta da mille vicissitudini. Voglio versare fino all’ultima goccia di sudore, mettendo a disposizione tutte le mie energie fisiche e mentali per ripagare la mia famiglia, gli amici, i tifosi ed una città intera che mi hanno regalato amore ed affetto sin da quando ho messo piede per la prima volta qui, aiutandomi a raggiungere tutti i traguardi, calcistici e non, che hanno fatto di me un uomo realizzato”.
Sabato ad Andria la fine di un incubo e l’atteso ritorno in campo. Lo farà agli ordini di Arturo Di Napoli, compagno di mille battaglie ed oggi suo allenatore. “Oggi comincio una nuova avventura, consapevole che sono trascorsi tanti anni da quegli splendidi momenti e che molte cose non potranno mai essere come una volta, ma ci tengo a dire che il passato fa parte della storia del Messina. Non sono qui per fare passerella, ma voglio lavorare come gli altri e attraverso il campo aiutare a scrivere altre pagine per una società nuova, composta da amici e persone umili, che vuole trasmettere un forte senso d’appartenenza a questi colori sociali”