Tra gli under di maggiore prospettiva in casa Messina c’è sicuramente la mezzala sinistra Giuseppe Fornito, l’anno scorso 32 presenze e due reti proprio nel Cosenza che domenica è caduto senza possibilità di appello al San Filippo. Recitare di fronte ad uno stadio che ha ospitato ben più di 3.000 spettatori è stata subito una “bellissima sensazione. Un pubblico fantastico, che ti trasmette la voglia di lottare su ogni pallone. Sono riuscito a dimostrare quello che posso valere”.
Il temuto trittico di gare in una settimana ha regalato ottimismo e punti ma nello spogliatoio non si vuole allentare la tensione: “Contro il Cosenza abbiamo disputato una grandissima gara, ma ora va messa da parte perché ci aspetta un’altra battaglia. Speriamo di far punti a Pagani e poi il mercoledì seguente con l’Ischia. Pensiamo di partita in partita, archiviando la vittoria di domenica e concentrandoci esclusivamente sulla Paganese”.
La mancata preparazione estiva potrebbe pesare più in là ma lo spirito corporativistico mostrato dal gruppo potrebbe ridurre anche questo handicap: “Un calo fisico forse lo accuseremo più in là ma per ora compensiamo con l’impegno. Lottiamo su ogni pallone, sudando la maglia ed anche se il risultato magari in futuro non dovesse arrivare vogliamo dimostrare che siamo un gruppo unito, capace di lottare. Speriamo di fare un grande campionato anche per i tifosi e la città di Messina”.
Il Catania è già riuscito ad azzerare la penalizzazione e per tanti osservatori resta la squadra da battere: “Gli etnei partono per vincere il campionato nonostante il -9 ma la Lega Pro è strana e puoi perdere con chiunque, meglio non fare troppe previsioni. Ed ogni partita, sia in un torneo a 18 che a 20 squadre, te la puoi giocare con tutte. È questo il nostro obiettivo”.
Dopo un’annata da protagonista a Cosenza si era incrinato qualcosa ed ora Fornito mette le fortune del Messina avanti anche a qualche soddisfazione personale: “Il Cosenza? Magari non c’era un grande feeling con l’allenatore ed è stato giusto cercare fortune altrove. L’importante è sempre il risultato di squadra, poi se i compagni mi aiuteranno a trovare la via della rete o sfrutteranno un mio assist ancora meglio”.
Il 21enne originario di Trebisacce vanta una vastissima militanza nel vivaio del Napoli, dai Giovanissimi agli Allievi ed infine in “Primavera”. 54 presenze, 11 reti (sia su azione che su punizione) e la finale di Coppa Italia di categoria persa con la Juventus. Con la prima squadra anche la panchina in Europe League contro il Psv e soprattutto i ritiri estivi a contatto con autentici campioni, con cui ha affinato la tecnica dei calci piazzati e si è concesso anche un po’ di svago: “Ho bei ricordi delle partite a tennistavolo con Hamsik e Gargano. Mi hanno insegnato tanto e li ringrazio per il tempo passato con loro. Sono davvero contento per l’esperienza che ho fatto nella città partenopea”.
Clicca qui per rileggere l’intervista a Francesco Gallina, il procuratore calabrese di Fornito.