Non può nascondere la sua soddisfazione Arturo Di Napoli. Il rinnovato Messina, costruito in fretta e furia nella finestra supplementare di mercato, ha superato da imbattuto il temibile trittico di tre impegni in otto giorni ed anzi ora strizza già l’occhio a posizioni di classifica che sembravano un’utopia alla vigilia: “Sono contento. I complimenti vanno ai ragazzi che con sacrificio hanno fatto tutto quello che gli chiedevamo. Dal 5 agosto sputano sangue e fanno fatica, gettando il cuore oltre l’ostacolo. I risultati sono la medicina ideale, sempre. Al di là del risultato conforta la voglia di aiutarsi uno con l’altro”.
3.052 gli spettatori presenti tra abbonati e paganti ma è ovvio che a questo dato vanno aggiunti anche i tagliandi omaggio. Cornice subito di grande spessore quindi per il nuovo Messina: “Se riusciamo a trascinare la gente dalla nostra ci darà quella forza in più necessaria e ci spingerà sul campo. La gara tatticamente è stata interpretata bene, con qualche cosa da correggere. Alla fine ci siamo abbassati troppo. Abbiamo qualità importante in difesa, che trasmette sicurezza a tutta la squadra e poi tante gente importante anche negli altri due reparti”.
Re Artù ritiene però che siano altri i fattori decisivi: “Lo spirito e la mentalità fanno la differenza. Gli attaccanti sono i primi difensori. Totò Cocuzza ad esempio se la deve godere tutta questa giornata. Partito dietro le quinte, ha lavorato tanto ed il merito è soltanto suo. Io ho fatto altre scelte inizialmente ma lui ha lottato sempre in silenzio per una maglia da titolare. Gli vanno i miei complimenti ma adesso aspettiamo anche Salvemini“.
Come era già accaduto a Benevento è andato momentaneamente in soffitta il 4-3-3 sul quale si era lavorato nel mese e mezzo precedente: “Non sono attaccato ad un modulo e non potevo proporre oggi il tridente. Abbiamo giocato con il 4-4-2 o il 4-2-4 a secondo dei momenti. Dobbiamo essere bravi a cambiare struttura tattica a gara in corso”.