Nella scorsa stagione fu costretto a saltare per infortunio la sfida con il Messina che aveva a lungo atteso. Il suo Melfi espugnò il “San Filippo” per 1-2, nella gara che portò al ribaltone in panchina, da Grassadonia a Di Costanzo. Questa volta Marco Guerriera punta ad una maglia nell’undici titolare del Cosenza che domenica sarà di scena in casa dei giallorossi: “Mi farà senza dubbio uno strano effetto giocare in quello stadio. Nel passato campionato ho dovuto saltare proprio quell’incontro, ma i miei compagni riuscirono comunque a strappare una grande vittoria. Adesso spero di essere della partita domenica. La nuova società, il tecnico ed in più la campagna acquisti hanno prodotto a Messina tanto entusiasmo. Mi aspetto dunque una cornice di pubblico importante”.
Ed è legato a Messina-Cosenza uno dei ricordi più belli del biennio trascorso in riva allo Stretto dal prezioso jolly che collezionò 48 presenze, condite da tre gol. Lo 0-0 con i silani del 21 aprile 2013 consegnò infatti la virtuale promozione tra i professionisti con due turni di anticipo alla squadra di Catalano. “Ho avuto la fortuna di giocare quella partita davanti ad una cornice di pubblico strepitosa. Una gara che ricorderò per tutta la vita per quanto avvenuto sia in campo che sugli spalti e soprattutto per quello che è successo dopo il fischio finale con l’invasione dei tifosi festanti”.
Ad oltre due anni da quella sfida, che sancì la degna conclusione dell’appassionante duello al vertice, Guerriera si ritrova sulla sponda opposta, dopo l’ottimo campionato disputato con la casacca del Melfi. “Cosenza è una piazza esigente che ha fatto la storia del calcio, avendo vissuto tanti anni di Serie B. Un discorso diverso rispetto a Melfi, dove un giovane si poteva mettere in mostra. Qui ci sono anche Perina e Pinna, entrambi miei compagni in gialloverde, segno che il lavoro svolto l’anno scorso è stato apprezzato, visti gli ottimi risultati ottenuti dalla squadra”.
I quattro punti conquistati nelle prime due uscite, entrambe casalinghe, rappresentano un buon viatico per la formazione di Roselli. All’1-0 rifilato al Martina è seguito il pari senza gol con l’Akragas. “Con i biancazzurri probabilmente si poteva fare qualcosa di più, date le tante occasioni avute nel finale, ma il pareggio è un risultato che tutto sommato può andare bene, anche alla luce della prestazione offerta dalla squadra. Il nostro è un gruppo unito e sin qui sono emersi vari segnali positivi. Ad esempio il fatto di non aver ancora subito gol”. Nel girone C soltanto l’Ischia, statistiche alla mano, ha la rete inviolata al pari del Cosenza.
Guerriera ha giocato in posizione avanzata la sfida d’esordio con il Martina. La duttilità in campo del giocatore classe 1992 è stata sempre un’arma importante anche ai tempi di Messina. “Il mister mi vede più come esterno alto e vuole puntare su queste caratteristiche. Io cercherò di farò del mio meglio, non ho problemi ad adattarmi lì avendo ricoperto ormai tutti i ruoli”.
Il caos legato alle sentenze dei tribunali ed alla partenza ritardata del torneo ha invece fatto slittare Catania-Cosenza, altro appuntamento attesissimo per Guerriera: “Ormai non si capisce più quando si gioca, ma bisogna farsi trovare sempre pronti e concentrati. Il rinvio del match con il Catania? Da catanese è una gara che aspetto da una vita. Sono cresciuto lì a livello di settore giovanile e sarebbe un’emozione fortissima giocare in quello stadio dove ho fatto anche da raccattapalle quando i rossoazzurri militavano in Serie A”.