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Di Napoli ci credeva: “Potevamo anche vincerla. Berardi? Una stupidata”

Nella sala stampa del “Vigorito” è ovviamente soddisfatto Arturo Di Napoli, che resta imbattuto alla guida del Messina nonostante la doppia trasferta che ha aperto il campionato: “Non potevamo venire qui ed andare all’arrembaggio, giocando alla garibaldina. Abbiamo cercato di chiudere gli spazi, di giocare al massimo con due tocchi ed evitare che loro ci aggredissero. Abbiamo disputato una buona gara dal punto di vista tattico, facendo quello che ci eravamo prefissati e su questo campo non era certo facile. Il punto è meritato, fa morale e rappresenta un passo avanti”.

Arturo Di Napoli
Arturo Di Napoli in piedi di fronte alla sua panchina (foto Armando Russo)

Il tecnico milanese, le cui dichiarazioni sono state raccolte da Maurizio Morante di “Iamcalcio Benevento”, non nasconde paradossalmente un po’ di amarezza: “Si poteva sfruttare meglio qualche ripartenza ma ci è mancata un po’ di lucidità. Gli spazi c’erano considerato che loro erano in campo con il 3-4-3. Non ci potevamo permettere poi l’ingenuità commessa nei secondi finali, una stupidata colossale. C’è spirito di gruppo, Berardi ha visto il compagno in difficoltà ed è andato a difenderlo. Ha carisma ed esperienza, non deve commettere questi errori”. Contro il Cosenza lo rimpiazzerà Addario, che peraltro era a Savona con Re Artù, Giorgione, Bramati e Biondo.

Genny Russo
Dopo l’espulsione di Berardi a difendere i pali il giovane difensore Genny Russo (foto Armando Russo)

Il Messina, lo ha ammesso apertamente anche il suo mister, ha pregustato l’impresa: Tavares è ancora fuori dagli schemi e non è in condizione fisica ottimale ma è qui da poco: con l’inserimento di una punta fresca ho provato a vincere, considerata anche la stanchezza del Benevento. Sul finale ci siamo abbassati ma abbiamo comunque rischiato poco. I ritmi bassi li abbiamo voluto noi perché dovevamo chiudere gli spazi ed evitare di perdere palla in ripartenza. Per loro era dura trovare campo perché abbiamo bloccato bene gli esterni. Tuttavia appena saranno in forma qui sarà dura per tutti…”.

L’allenatore reduce da un’esperienza maltese ha poi lodato uno dei suoi “fedelissimi”, già padrone del centrocampo grazie anche al grande agonismo: Giorgione può avere anche lacune tecniche ma dà sempre tutto quello che ha e butta il cuore oltre l’ostacolo. Tutta la mia squadra merita un plauso per la partita disputata. Il Benevento ha giocato la partita che doveva fare ma ha trovato davanti a sé un Messina messo bene e ha avuto difficoltà a trovare spazi. Non gli davamo il tempo di venirci ad aggredire”.

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