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Barraco: “La salvezza primo obiettivo. Nasco trequartista, ma in campo so adattarmi”

Trapani, Lecce, Catanzaro e Foggia. Al Sud ha costruito gran parte della sua carriera ed ora, nel Messina che sta nascendo, per qualità ed esperienza Dario Barraco può fungere tra le pedine chiave dello scacchiere di Arturo Di Napoli. “Vengo da piazze molto calde e mi piace giocare nel Meridione anche perchè si respira calcio a grandi livelli. Per un giocatore questo vuol dire tanto” le prime parole del centrocampista classe ’85, approdato in riva allo Stretto. “La mia posizione in campo? Nasco trequartista, un ruolo che però è andato via via scemando. Dunque mi sono dovuto adattare da esterno di centrocampo o d’attacco, mezzala, seconda punta e a volte persino mediano, ma non ho mai avuto grossi problemi in questo. Spero di fare tanti gol anche qui, davanti ai tifosi del Messina, per cercare di farli sognare”.

Dario Barraco ai nostri microfoni
Dario Barraco ai nostri microfoni

A Latina, nel 2012-13, ne siglò 10, risultando determinante per la promozione dei pontini in Serie B. Adesso è carico in vista del campionato che vedrà i giallorossi esordire domenica a Monopoli: “Il nostro obiettivo è raggiungere la salvezza il prima possibile, solo dopo penseremo ad altro, ovvero ad agganciare il treno playoff. Potrebbe rappresentare un sogno per questa città che ha provato una grossa delusione. Prenderci una rivincita sarebbe il massimo”.

L’ambientamento, dopo la prima fase di allenamenti, procede nel migliore dei modi: “I compagni sono tutti molto professionali, dai più giovani ai più grandi come Alessandro Parisi che è da esempio per tutti. Avere un gruppo di ragazzi non di prima scelta, ma assai compatto e nel quale tutti si impegnano in Lega Pro, è davvero tanto”.

Dario Barraco in azione con la maglia del Latina
Dario Barraco in azione con la maglia del Latina

Chiusura dedicata al tecnico Arturo Di Napoli: “Il mister l’ho conosciuto più da giocatore, avendolo ammirato per i gol che ha segnato in carriera in Serie A, soprattutto con la maglia del Messina. Come allenatore, invece, da avversario non l’ho mai incontrato. Ha idee chiare, fame e voglia di arrivare. E poi utilizza un modulo nel quale mi trovo benissimo”.

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