Vincenzo Nibali rientrava alle gare dopo l’espulsione dalla Vuelta Espana. La prova offerta dal campione messinese alla 69esima edizione della Coppa Agostoni è incoraggiante per il finale di stagione. Nibali ha chiuso al secondo poosto dietro a Davide Rebellin.
La fuga decisiva nasceva grazie ad un’azione sulla salita di Lissolo, quando al traguardo mancavano una 40ina di chilometri. A forzare il ritmo era Michele Scarponi, seguito dal compagno Nibali. Al tandem della Astana si aggiungeva Rebellin. Sotto una pioggia battente il trio di testa prendeva subito vantaggio, guadagnando secondi preziosi nei confronti del gruppo.
Finale – I chilometri finali vedevano il duello tra i fuggitivi e il gruppo. Un esausto Scarponi perdeva contatto all’ultimo chilometro. Era la coppia Rebellin- Nibali a dover fronteggiare il ritorno degli inseguitori. La rimonta del plotone non si concretizzava e i battistrada riuscivano a giocarsi la vittoria finale. Rebellin faceva valere le sue doti di velocista e regolava agevolmente Nibali. Sul terzo gradino del podio si attestava Niccolò Bonifazio, vincitore della passata edizione.
Mondiale – Se qualcuno ha storto il naso per la conviocazione in Nazionale di Nibali, oggi si è dovuto ricredere. Dopo più di due settimana di assenza lo “Squalo dello Stretto” ha dimostrato di aver lavorato bene e di avere il giusto colpo di pedale per poter ben figurare al mondiale di Richmond, in programma il 27 settembre. Il tracciato, a dir il vero, non si addice alle caratteristiche del vincitore del Tour de France 2014, ma un Nibali in questa coindizione farebbe la fortuna di qualsiasi commissarrio tecnico. Davide Cassani si starà fregando le mani dalla gioia.