E’ ripresa questa mattina a Roma innanzi al Tribunale Federale Nazionale presieduto da Sergio Artico, il processo di primo grado relativo all’inchiesta sulla presunta combine del match Savona-Teramo disputato lo scorso 2 maggio. I club debbono rispondere di responsabilità diretta.
Chiamati in giudizio inoltre i tesserati Luciano Campitelli (presidente Teramo), Aldo Dellepiane (presidente Savona), Marco Barghigiani (ex collaboratore Savona), Ninni Corda (ex tecnico Barletta e Savona), Marcello Di Giuseppe (ds Teramo) Ercole Di Nicola (ex ds l’ Aquila), Davide Matteini (calciatore Luparense San Paolo), Giuliano Pesce (dirigente), Marco Cabeccia (ex Savona), Enrico Ceniccola (ex collaboratore Savona), Fabio Di Lauro (allenatore). Tra i club che dovranno di rispondere di responsabilità oggettiva figurano Luparense San Paolo Fc, Barletta e L’Aquila.
La Corte ha ammesso al procedimento come terze parti anche le società Forlì, Ascoli Picchio, San Marino e Gubbio, rigettando altresì, dopo lunga camera di consiglio, le richieste di stralcio presentate da Di Nicola, Di Lauro e dalla società L’Aquila, “riservando all’esito del dibattimento – si legge nella ordinanza della Corte – la valutazione in merito all’utilizzabilità delle dichiarazioni rese dal deferito Ninni Corda alla Procura Federale in data 30 luglio 2015″.
La lite fra Teramo ed Ascoli per un posto in serie B, con i marchigiani che provano a prendere il posto degli abbruzzesi, si è accesa dopo che i primi – assistiti dall’avvocato Eduardo Chiacchio – hanno denunciato una presunta “combine” fra i bianconeri – tutelati da Mattia Grassani – ed il Santarcangelo. Da qui l’inevitabile allungamento dei tempi, dal momento che questa inattesa denuncia imporrà al collegio giudicante un approfondimento.
Ed a confermare il possibile rinvio del dibattimento che interessa più da vicino il Messina, ovvero quello che vede imputate Vigor Lamezia e Barletta e quindi fa riferimento al filone d’inchiesta di Catanzaro, è lo stesso legale al quale si è affidato l’ACR, il messinese Giovanni Villari: “L’avvio dell’udienza era fissato per le 15:30 ma a questo punto è possibile ipotizzare un rinvio di qualche ora. Addirittura non possiamo escludere a priori neppure la possibilità che il tutto venga rinviato a domani”. Confermato quindi quanto vi avevamo anticipato già ieri, direttamente dagli uffici dell’NH Vittorio Veneto di Corso d’Italia a Roma.