Suona “strana” la convocazione della rappresentativa siciliana per la “Sardinia Cup“, torneo di pallacanestro giovanile Under 14 (riservato ai nati del 2001) che si terrà a Cagliari dal prossimo 10 al 13 settembre. Scrutando, difatti, la lista dei convocati per il raduno di Cefalù del prossimo 31 agosto, e al contrario di quanto finora avvenuto, risultano non presenti i nomi dei cinque ragazzi del Basket Barcellona, campioni regionali Under 14 e finalisti alle fasi nazionali di Bormio dove hanno, tra l’altro, ben figurato uscendo a testa alta dal torneo e portando altissimo il nome della Sicilia nel panorama cestistico giovanile. Non sono stati convocati Enrico Saija, Giuseppe Spanò, Riccardo Rao Genovese, Marco Caroè e Marco Bagnasco, in sintesi l’ossatura della rappresentativa che ha disputato il Trofeo delle Regioni a Roma lo scorso aprile. I motivi? Rumors sempre più fondati parlano di una precedente “colpa” riscontrabile per la mancata partecipazione degli stessi al Torneo del Mediterraneo tenutosi a Crotone nella prima settimana di luglio, ossia in prossimità della partenza per Bormio, alle finali nazionali Under 14, dei giovani prospetti barcellonesi. Risulta tuttavia che il Basket Barcellona avesse chiesto, per giusta causa, di esonerare i propri ragazzi dalla trasferta calabrese poiché impegnati nella preparazione della finale nazionale di Bormio, tenuto anche conto del numero esiguo dei tesserati e del pericolo di eventuali infortuni che avrebbero potuto pregiudicare la stessa partecipazione alle finali nazionali. E nulla sarebbe stato opposto dai responsabili i quali, in questa occasione, se ne escono invece con questa strana decisione ai danni di ragazzi che, oltre ad essere la struttura portante della rappresentativa, hanno sempre risposto “presente” ad ogni convocazione per qualsiasi raduno, anche nei centri più remoti della Sicilia.
Ed è opportuno aggiungere come questi ragazzi siano stati già non adeguatamente considerati da quella stessa Federazione, che oggi utilizza la linea dura, coincisa con la mancata premiazione sul campo al termine della Finale Regionale Under 14, che li ha laureati campioni di categoria, frutto di “dimenticanza” da parte degli stessi organi federali. Insomma, i destinatari di questa “punizione” sono quegli stessi ragazzi che, dopo aver dominato il campionato regionale di loro competenza, non hanno neanche potuto avere la soddisfazione di sollevare al cielo la coppa, o di appendersi al collo una medaglia al termine di un torneo ben giocato. In conclusione, se questa è, come sembra (e al di là di giustificazioni di facciata poco plausibili), la ragione della mancata convocazione, può dirsi come questo non sia di certo un metodo educativo per un gruppo di giovani che si nutrono di sogni, parquet e palla a spicchi e che non meritavano un trattamento del genere. Tanto più che essi appartengono pur sempre ad una società che milita in Serie A2, che non può essere trattata come un gruppo di ragazzi da “playground” (con tutto il rispetto per questi ultimi) senza nessuna voce in capitolo. Atteggiamento questo che – traducendosi in una consapevole scelta di lasciare a casa un gruppo collaudato e certamente meritevole (senza nulla togliere agli altri giovani convocati siciliani, ovviamente) – suscita non poche perplessità, esponendo comunque il direttivo federale alle inevitabili conseguenze delle proprie decisioni.
Articolo di BasketInside.com – Pierfrancesco Laudani