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Buttò: “Il vivaio del Messina è un bel patrimonio”. Un centinaio i tesserati

Mentre prosegue lo scambio di documenti contabili, con la speranza che possa presto essere scritta la parola fine sull’interminabile trattativa finalizzata al cambio di proprietà, in casa Messina si cerca di guardare anche al calcio giocato. Ad un mese esatto dall’inizio della stagione agonistica c’è infatti una squadra da costruire ed Arturo Di Napoli ed il suo staff non possono e non vogliono perdere altro tempo. Da qui la possibilità di richiedere a Pietro Lo Monaco una procura per operare sul mercato, unitamente al nuovo direttore sportivo. “Sarà ancora Fabrizio Ferrigno?” abbiamo chiesto allo stesso Re Artù, che sul punto non si sbilancia: “La società valuterà la sua candidatura e deciderà se confermarlo o meno, considerata la sua esperienza nella precedente gestione”.

Roberto Buttò
Il responsabile del settore giovanile dell’ACR Messina Roberto Buttò ai nostri microfoni

Si immagina già un primo raduno, finalizzato principalmente alla scelta degli under, che saranno indispensabili sia in caso di riammissione in Lega Pro che nella malaugurata ipotesi che il Messina fosse ancora ai nastri di partenza della D. C’è una consistente base dalla quale ripartire, come conferma Roberto Buttò, in questi anni responsabile del settore giovanile dell’ACR. “C’è un bel patrimonio. In questi anni si è svolto un buon lavoro, con grandi sacrifici ed un budget che pure era ridotto all’osso. I tesserati sono quasi un centinaio”.

A differenza degli atleti della prima squadra, che dopo la retrocessione dalla C unica alla D si sono di fatto svincolati, i giovani sono rimasti vincolati al club di Lo Monaco. “Non ho ancora avuto dei contatti con i componenti della cordata che sta rilevando il club – spiega Buttò – Di certo ci sono le formazioni che comprendono i ragazzi della Berretti, degli Allievi Nazionali e Regionali che sono quasi pronte, con circa una sessantina di tesserati. Differente la situazione dei Giovanissimi. Per questa fascia d’età le difficoltà sono maggiori, perché a differenza degli altri anni non abbiamo effettuato delle selezioni estive per completare la rosa”.

ACR Messina
Bellamacina, Aleo e Lia, tre calciatori della “Berretti” dell’ACR Messina in una posa scherzosa

Sei gli elementi che a più riprese sono stati aggregati alla prima squadra nell’arco dell’ultima annata: i difensori Simone D’Angelo e Francesco Sciotto, i centrocampisti Antonino Bellamacina e Anthony Scarbaci e gli attaccanti Giuseppe Giove e Giovanni Sciliberto. Si è già svincolato invece Tommaso Bonanno, che aveva sottoscritto un contratto professionistico a tutti gli effetti ed ora è destinato ad accasarsi al Taranto.

Questi ragazzi hanno margini di miglioramento – assicura Buttò – anche se per allenare quattro squadre ci vorrebbe una struttura adeguata in città. Troppo decentrata quella di Monforte Marina utilizzata in questi anni. Il mio sogno? La riconversione in sintetico del “Celeste”, dove c’è anche una palestra adiacente. Ma occorrono fondi ingenti per tramutarlo in realtà”. Circa 300.000 €, secondo le prime stime. Ed in queste ore i collaboratori di Stracuzzi stanno effettuando anche i primi sopralluoghi nei due stadi cittadini ed in provincia, alla ricerca di eventuali strutture che possano ospitare la preparazione pre-campionato. La scelta definitiva però non è stata ancora effettuata.

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