In attesa di definire formalmente il passaggio di proprietà, Natale Stracuzzi lavora anche al Messina che sarà. Atterrerà in giornata a Catania Giuseppe Tambone (nella foto in alto), un consulente di diritto sportivo originario di Pescara, in passato già direttore generale del Giulianova, consulente del Taranto e per breve tempo già in Sicilia, nelle vesti di segretario generale del Milazzo. L’imprenditore messinese che guida la cordata pronta a subentrare a Lo Monaco gli affiderà la gestione amministrativa del club.
Un primo deciso passo quindi della nuova dirigenza, che prova a mettere ordine anche tra le scrivanie dopo due mesi in cui l’ACR è rimasto ostaggio dell’incertezza societaria e in cui non ha affatto pianificato un torneo che è già alle porte. Dopo il primo contatto, avvenuto martedì grazie ad un intermediario tra il commercialista Leonardo Termini e l’avvocato Mattia Grassani, è stato fissato intanto per venerdì un appuntamento a Bologna tra la nuova dirigenza ed il legale, che dovrebbe quindi curare la pratica legata alla riammissione in Lega Pro.
“Ci aspetta talmente tanto lavoro e siamo così in ritardo che un po’ mi chiedo chi me lo ha fatto fare…” ammette scherzosamente Stracuzzi, che pure non ci ha certo ripensato. “Questa mattina siamo stati dal notaio, ma non avevamo ancora tutte le carte richieste alla controparte, per cui abbiamo sollecitato la trasmissione di altri documenti, che i legali di Pietro Lo Monaco ci hanno finalmente fornito proprio in queste ore. Adesso sarà necessario qualche giorno di tempo per analizzarli”.
La reale quantificazione dei debiti dell’ACR Messina rappresenta un caso, estenuante, ormai da settimane. La trattativa per l’acquisizione del club procede quindi a tappe. Nelle scorse ore l’avvocato calabrese Antonio Fazio, uno dei quattro professionisti che assiste la cordata, aveva ipotizzato la stipula di un preliminare, a garanzia della serietà degli impegni presi dal potenziale gruppo acquirente. Una sorta di compromesso, con il contestuale versamento di buona parte delle somme richieste da Lo Monaco come “buonuscita”, ovvero il rimborso della fideiussione e della tassa d’iscrizione che hanno consentito l’iscrizione in serie D e l’anticipo del “premio di valorizzazione” atteso dal club per avere tesserato i vari Donnarumma, Bortoli, Marin e Stampa.
Un accordo da stipulare a Catania. Soltanto successivamente – forse all’inizio della prossima settimana – verrebbe scritta la parola fine presso uno studio notarile messinese, con il versamento della restante quota. Un’ipotesi che però potrebbe mutare ancora, come rivela Stracuzzi: “Abbiamo necessità di definire tutto in tempi brevi, per cui non escludiamo di procedere direttamente alla stipula dell’atto di cessione. Lasceremo a Lo Monaco i crediti e lui dovrà sottoscrivere la “manleva” relativa ad eventuali debiti fuori bilancio”. Sulla possibilità di mantenere personale già in organico all’ACR Stracuzzi è altrettanto chiaro: “Verrà deciso tutto in seguito. Ma a noi farebbe piacere dare lavoro anche a dei messinesi”.