Un nuovo, ennesimo, incontro tra il Sindaco di Barcellona Roberto Materia e il socio di maggioranza della massima realtà di basket Immacolato Bonina è andato in scena nel rovente fine settimana e, come facilmente preventivabile, ha avuto all’ordine del giorno la questione sponsor, snodo vitale per le sorti future del sodalizio di via Roma. Tardano ancora ad arrivare le firme da apporre sui contratti con le aziende intercettate ad inizio luglio dal primo cittadino e per una piazza, ancora scossa dalle turbolenze vissute nell’ultimo annno e mezzo, le preoccupazioni crescono ed affiancano la voglia di programmare la nuova stagione: un iter bloccato in assenza delle somme che, come espresso dalla dirigenza, dovranno rappresentare la metà del budget per il nuovo campionato. In tal senso anche l’esborso delle aziende commerciali è in via di quantificazione (da un originario piano di 450.000 euro si scenderebbe di 50.000?) ma il quadro continua ad essere poco chiaro con l’unica certezza rappresentata dal fatto che l’Amministrazione prende ulteriore tempo per concludere la trattativa. Condizione che invece mal si concilia con i tempi dello sport e di una compagine che ad oggi ha scritturato solo il tecnico Bartocci, atteso tra l’altro a Barcellona per la firma che concretizza l’accordo annuale ed al fine di accelerare i sondaggi con i possibili giocatori del nuovo corso mentre tutte le altre squadre stanno già per definire i propri roster.
Una cosa è comuque certa e Bonina lo ha chiarito da tempo, dichiarando a più riprese che “se non dovessero concretizzarsi le trattative avviate coi privati non sarò nelle condizioni di proseguire da solo il progetto. Gli sponsor rappresentano un passaggio obbligato per individuare con certezza le risorse necessarie per l’A2″.
Interrogativi plurimi in un quadro d’incertezza ai quali non vuole sottrarsi il Trust, l’associazione dei tifosi che sostengono la squadra e che lo scorso anno ha sottratto tempo e risorse personali pur di far sopravvivere la pallacanestro a Barcellona. Il trustee dott. Pippo Maiori chiarisce che quest’anno quell’esperienza non è ripetibile ma garantisce la sua massima apertura e vicinanza da prestare alla massima realtà sportiva di Barcellona.
“I contorni della vicenda rimangono ancora da decifrare al proprio orizzonte. La società sta svolgendo tutte le attività in un’opera tesa alla definizione della nuova stagione. Non fraintediamo però, il Trust non ha peso decisionale nè può sostituirsi agli attori in campo come fatto lo scorso anno, facendosi garante di diverse dinamiche per il salvataggio della squadra, quando i protagonisti della vicenda hanno espressamente dichiarato di non potersi più impegnare. Quest’anno solo il Sindaco ci ha interpellato ed abbiamo ribadito che il Trust rimane la “casa” di tutti ed è pronto ad impegnarsi per la salvaguardia della pallacanestro, la cosa che più ci piace. Il mio ruolo di “notaio”, dal punto di vista statutario, m’impone il rigido rendiconto di tutte le risorse impiegate dai tifosi. Ribadisco quindi che il canale del Trust rimane uno strumento a disposizione dei supporter giallorossi per supportare la società ed esprimere la propria calorosa passione”.