La fumata è grigia. Un incontro fiume, di quasi tre ore, non è bastato per arrivare alla stipula di un contratto preliminare per la cessione dell’ACR Messina. A pesare ancora una volta l’incertezza sui debiti accumulati dal club nell’ultimo anno e mezzo di gestione. L’atteso faccia a faccia tra l’attuale proprietà ed i principali componenti della cordata di imprenditori intenzionati a subentrare nella gestione della società si è svolto a Catania. L’appuntamento era fissato per le 18 nello studio dell’avvocato etneo Giuseppe Gitto, al quale si è affidato il presidente Pietro Lo Monaco.
A rappresentare i potenziali acquirenti invece l’imprenditore messinese Natale Stracuzzi, affiancato dal socio Piero Oliveri, da Antonino Micali, uno dei promotori dell’iniziativa, ed un pool di professionisti, assoldati per cercare di fare luce sul passivo del club. Presenti infatti il commercialista Leonardo Termini, gli avvocati calabresi Antonio Fazio e Nicoletta Carè ed il legale messinese Giovanni Giacoppo. L’incontro può essere considerato interlocutorio, anche se le parti hanno già fissato un ulteriore faccia a faccia per venerdì prossimo.
Se non altro da oggi vi è la certezza che non si può parlare più di una “cessione a costo zero”, come Lo Monaco ripete ormai da mesi. Il patron ha chiesto infatti ufficialmente un corrispettivo di 200.000 €, che gli consentirebbe di recuperare i 50.000 € già versati per l’iscrizione in serie D e le somme di cui la società sarebbe ancora creditrice nei confronti della Lega Pro.
Il punto cardine resta il bilancio. Negli incartamenti forniti dal commercialista Isidoro Torrisi, oggi fuori sede, viene certificato un passivo di poco superiore ai 600.000 €. Stracuzzi e soci sono disposti ad accollarsi soltanto questa somma. Nel corso delle tre ore di discussione è emerso però che vi sarebbero effettivamente ulteriori debiti, legati non soltanto a fornitori che ad oggi reclamano il loro corrispettivo. Impossibile ottenere ulteriori dettagli, dal momento che Lo Monaco ha preteso l’assoluta riservatezza sul punto.
La necessità di ulteriori approfondimenti, richiesti da Oliveri e soci, ha portato al rinvio. Il prossimo 31 luglio le parti si rivedranno ed in quella sede Torrisi dovrà fornire una relazione supplementare sui conti, aggiornata al giugno del 2015. Impossibile al momento arrivare ad un accordo senza certezze granitiche sulle passività, le rateizzazioni, i crediti, che rappresentano un passaggio fondamentale in ogni trattativa di cessione.
Stracuzzi non ha nascosto il suo disappunto per un rallentamento della trattativa che dilata ulteriormente i tempi e pregiudica la pianificazione della prossima stagione agonistica. L’imprenditore si è mostrato disposto ad accettare le richieste di Lo Monaco, che invece non è assolutamente intenzionato a coprire neppure i debiti “fuori bilancio”. Da qui la richiesta di una relazione analitica, che possa fugare ogni dubbio. L’attuale presidente ha assicurato infine che è stato nominato un nuovo revisore dei conti, al posto della dimissionaria Isabella Gravina, ma non se ne conosce ancora l’identità. Insomma, a due mesi esatti dai play-out retrocessione, l’unica certezza è che in casa ACR c’è davvero poco di trasparente. E non sembrano esserci le condizioni minime per cedere un club che ufficialmente è in vendita da mesi.