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Messina

La cessione del Messina è più vicina. Ci sarà una clausola sui debiti?

Potrebbe essere definito già nelle prossime ore il passaggio di consegne tra Pietro Lo Monaco e la cordata che fa riferimento a Stracuzzi, Oliveri e Di Napoli. La conferma, indiretta, arriva paradossalmente dall’attuale patron, che ha rivelato ad alcuni dei suoi principali collaboratori che la fumata bianca è ormai imminente e potrebbe concretizzarsi già nel week-end o al massimo all’inizio della prossima settimana.

Arturo Di Napoli
Dopo cinque stagioni da calciatore, per Di Napoli si profila un ritorno in una nuova veste: investitore-allenatore

Ad imprimere l’accelerazione il gruppo capeggiato dai titolari della Dea Cantiere Navale, affiancati dal patron della ex Spadaforese Micali e da almeno una società attiva fuori città, una global service di pulizie, come ha riferito lo stesso Re Artù. Impossibile ottenere dai diretti interessati maggiori dettagli: fino a quando la trattativa non andrà a buon fine gli imprenditori in questione non usciranno allo scoperto.

Ad un colloquio telefonico tra Lo Monaco e l’ex calciatore giallorosso è seguita la trasmissione di una relazione supplementare sui conti del club da parte dell’ex presidente Isidoro Torrisi al commercialista Leonardo Termini ed all’avvocato calabrese Antonio Fazio, altro uomo di fiducia ed amico di vecchia data di Arturo. In serata avrebbe dovuto tenersi anche un faccia a faccia tra l’ex tecnico di Savona e Riccione ed i principali rappresentanti dei club organizzati, ma il capo storico di Gioventù Giallorossa Nino Martorana ha smentito questa indiscrezione.

Il presidente Torrisi e gli altri neo-acquisti Nigro, Izzillo e Benvenga (foto Paolo Furrer)
Il presidente Torrisi ha certificato debiti per 600.000 €. Ma secondo la Confcommercio sarebbero il doppio…

La grana restano i debiti. La stima effettuata dalla Confcommercio, che ha contattato svariati creditori e fornitori, innalza il “rosso” fino a 1,3 milioni. In pratica ai 600.000 di passivo certificato dal bilancio, che farebbe riferimento principalmente ad esposizioni con l’Erario dovranno essere aggiunti i 200.000 vantati dal Comune (e pressato dalla Corte dei Conti) e soprattutto 500.000 dovuti a tutti quei dipendenti che, non essendo tesserati del club, non hanno definito le loro posizioni in cambio delle liberatorie necessarie per l’iscrizione al prossimo campionato.

È questo il nodo della trattativa. Gli acquirenti vogliono chiuderla per evitare ulteriori rialzi: con la riammissione in Lega Pro Lo Monaco potrebbe alzare la posta rispetto ai 200.000 concordati in precedenza (che saranno peraltro recuperati con l’ultima tranche relativa all’età media, attesa da Firenze). Ma soprattutto sono disposti ad accollarsi soltanto il debito certificato nel bilancio approvato lo scorso 25 giugno. Eventuali cifre eccedenti dovranno invece essere onorate e garantite dall’attuale proprietà, magari attraverso una fideiussione o una “manleva”, che gli eviterebbe appunto sgradite sorprese.

Ancora lo straordinario colpo d'occhio offerto dalla Curva (foto Paolo Furrer)
La tifoseria attende sviluppi, anche se non si conoscono ancora i nomi di parte degli investitori

Per cercare di abbattere l’esposizione la cordata subentrante proverà anche ad avviare qualche transazione con chi vanta dei crediti e non è esclusa la permanenza in società di parte di questo personale, che altrimenti potrebbe adire le vie legali. Un’opzione già proposta agli acquirenti dallo stesso Lo Monaco. Ed anche il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, ai microfoni di TuttoLegaPro, non ha escluso a priori quest’eventualità nonostante l’imminente cambio di proprietà.

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