La Procura Federale ha chiuso a tempo di record le indagini sui due filoni di calcioscommesse aperti dalla magistratura di Catanzaro e Catania. Dal punto di vista penale i tempi saranno più lunghi (gli stessi giudici ipotizzano che saranno necessari dodici mesi per la definizione del processo nel capoluogo etneo), mentre Stefano Palazzi aveva la necessità di correre per consentire la composizione dei gironi e la partenza dei campionati.
Secondo le indiscrezioni diffuse dalla “Gazzetta dello Sport” oggi in edicola potrebbe attenuarsi notevolmente la posizione del Messina. Per la gara con l’Ischia la “rosea”, nell’articolo firmato da Alessandro Catapano e Roberto Pelucchi, evidenzia che è accusato di slealtà sportiva e di omessa denuncia soltanto Gianluca Impellizzeri, l’ex calciatore attivo proprio nelle agenzie ed intercettato al telefono con il direttore sportivo giallorosso Fabrizio Ferrigno, indagato al pari del patron Pietro Lo Monaco e dell’amministratore delegato Alessandro Failla. Secondo l’accusa era proprio Impellizzeri a finanziare l’acquisto dei giocatori corrotti, recuperando il denaro delle scommesse “sicure”.
Più di 40 le partite sotto inchiesta, 36 le società coinvolte a vario titolo (8 per responsabilità diretta, quindi a rischio retrocessione), oltre 100 i deferimenti in arrivo per illecito sportivo, associazione finalizzata all’illecito e divieto di scommesse: una valanga che si abbatterà presto su club e tesserati, riassume la “Gazza”. A tutti la Procura Federale ha inviato la notifica della chiusura delle indagini, preludio ai deferimenti ed alle archiviazioni della prossima settimana.
Dopo la decurtazione dei tempi per le difese disposta dal presidente della Figc Carlo Tavecchio, proprio per abbreviare i tempi dei processi e non spostare ulteriormente il via dei tornei di B e Lega Pro, già slittato di due settimane, gli indagati avranno a disposizione soltanto tre giorni per farsi ascoltare da Palazzi e dai suoi collaboratori o per inviargli una memoria difensiva. A metà della prossima settimana la Procura emetterà i suoi provvedimenti. Il processo di primo grado dovrebbe concludersi già entro Ferragosto, il secondo grado prima di settembre. Al Catania ed al Teramo neopromosso in B, ed a Vigor Lamezia, Torres, Barletta (che peraltro non si è iscritto alla prossima Lega Pro), Catanzaro, Brindisi e Savona viene contestata la responsabilità diretta, punibile con la retrocessione nella categoria inferiore.
A questo punto l’ACR diventa uno spettatore ancora più interessato perché l’eventuale declassamento in D di uno di questi club coinciderebbe con la riscrittura della classifica e la riammissione dei peloritani, che hanno concluso quintultimi l’ultimo torneo di terza serie. Sarà un remake di quanto avvenne nell’estate del 2006, quando i giallorossi furono reintegrati in A al posto della Juventus retrocessa in B, a regalare l’ennesimo colpo di scena di un’estate fin qui caldissima?