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Messina

Termini e Fazio hanno incontrato Torrisi: ora l’analisi del bilancio dell’ACR

Era in programma nel pomeriggio a Catania, presso lo studio di Isidoro Torrisi, il faccia a faccia tra il commercialista dell’ACR, affiancato dall’amministratore delegato Alessandro Failla, ed i professionisti incaricati dal gruppo che fa riferimento agli imprenditori messinesi Stracuzzi, Oliveri e Micali, all’ex bandiera giallorossa Arturo Di Napoli ed ai promotori del progetto “My Messina” voluto dalla Confcommercio.

Leonardo Termini
Leonardo Termini, già esperto del sindaco Accorinti e presidente dell’Amam. Sarà lui ad analizzare i conti dell’ACR

Ad incontrare l’ex presidente del Messina il commercialista Leonardo Termini, recentemente designato presidente dell’Amam, e l’avvocato Antonio Fazio. Tutta la documentazione richiesta è stata consegnata e quindi adesso filtra cauto ottimismo sul proseguo dell’operazione. Fino ad oggi i due gruppi interessati all’acquisto del club, che hanno deciso di unire le forze, non avevano infatti in mano le carte necessarie per analizzare la situazione contabile della società gestita nell’ultimo triennio da Lo Monaco. Il bilancio aggiornato al dicembre 2013 era assolutamente insufficiente per effettuare una fotografia realistica dei conti.

Nelle ultime ore intanto è emerso un altro particolare rilevante. L’ACR Messina infatti non ha mai comunicato alla Camera di Commercio le dimissioni del revisore unico Isabella Gravina. Quindi a maggior ragione l’ente camerale ha rilevato l’assenza della relazione che la professionista avrebbe dovuto redigere e che andava allegata al bilancio aggiornato alla data del 31 dicembre 2014, approvato lo scorso 25 giugno dall’amministratore unico, Pietro Lo Monaco appunto.

Bilanci
I bilanci sono fondamentali per valutare l’entità del debito accumulato dal club

Termini e Fazio hanno chiesto copia dell’ultimo consuntivo, non ancora formalmente depositato per i motivi appena esposti, ma anche una relazione aggiuntiva. Per acquistare la società hanno bisogno infatti di un preciso resoconto delle entrate e delle uscite che dall’1 gennaio 2015 ad oggi hanno caratterizzato gli ultimi sei mesi di attività del club. Un passaggio fondamentale per loro e per ogni eventuale acquirente, anche per scongiurare sgradite sorprese successive, quando alle porte del club potrebbe bussare un qualsivoglia creditore per esigere un altro pagamento in sospeso.

Nel frattempo emerge qualche particolare in più sull’esito interlocutorio del faccia a faccia tra lo stesso Lo Monaco e Di Napoli. Il patron, che pure ai microfoni di Tirreno Sat ha continuato a ribadire di volere cedere il club a “zero euro”, ha in realtà confermato le sue due condizioni: il rimborso dell’iscrizione alla prossima serie D effettuata nelle scorse settimane e l’anticipo delle somme attese da parte della Lega Pro, per complessivi 200.000 €. Del credito complessivo vantato a Firenze (230.000 € circa) soltanto 150.000 € farebbero effettivamente riferimento al rispetto del regolamento sull’età media: da qui lo “sconto” rispetto alle richieste iniziali.

Pietro Lo Monaco
L’attuale presidente del Messina Pietro Lo Monaco

Lo Monaco avrebbe inoltre evidenziato che non accetterà pagamenti dilazionati, sollecitando invece un versamento in un’unica soluzione. La trattativa potrebbe decollare quindi, anche se il patron proprio negli studi televisivi dell’emittente milazzese ha apostrofato come “pittoreschi” gli incontri con gli interlocutori e definito semplicemente “un ex calciatore” lo stesso Re Artù. Propriamente non il migliore modo per avviare una contrattazione, al di là dell’effettiva consistenza economica di chi si dichiara pronto a subentrare.

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