Incassato il grande successo di pubblico rappresentato dall’esibizione di Vasco Rossi in un San Filippo rimesso a nuovo, Renato Accorinti rilancia. Abbiamo raggiunto telefonicamente il primo cittadino a Roma, dove ha appena firmato un accordo con il Ministro per le Infrastrutture Graziano Del Rio, la Regione Sicilia e l’Autorità Portuale per gli interventi finalizzati all’ampliamento degli approdi di Tremestieri.
Il sindaco ha seguito dal vivo l’esibizione del “Blasco” ed è entusiasta per uno spettacolo tornato in riva allo Stretto dopo troppi anni di attesa, originati dal crollo di una Tribuna che impose anche la cancellazione di una precedente esibizione della rockstar più amata d’Italia: “I concerti rappresentano una rilevante valvola di sfogo ed un momento di meritato svago. Sono stati organizzati anche grazie alla nostra testardaggine. Non ci siamo piegati quando in tanti volevano contrastarci e negare questo spettacolo a Messina. Siamo contenti della grande risposta e dell’apprezzamento di tanti spettatori giunti da tutto il Sud Italia e da Malta”. Soltanto un biglietto su quattro è stato acquistato da messinesi mentre sono stati 30.000 gli spettatori giunti da fuori città.
Accorinti ha voluto destinare i biglietti omaggio riservati dagli organizzatori alla sua Giunta a tutti coloro i quali non avrebbero potuto permetterseli: “Anche l’indotto è stato innegabile e noi abbiamo voluto lanciare l’ennesimo segnale di tolleranza, allestendo un pulmino sul quale abbiamo accolto disoccupati messinesi, senzatetto, senegalesi e rom che altrimenti non avrebbero mai assistito ad un simile evento”.
Ma l’aspetto più rilevante è legato al futuro prossimo, perché simili serate non possono e non devono restare un “unicum”: “Adesso dobbiamo lavorare per portare altri artisti a Messina e non soltanto al San Filippo, che finalmente ha recuperato la piena agibilità. Stiamo pensando infatti di mettere a norma il PalaRescifina, che come avviene nella vicina Acireale con il PalaTupparello, potrà ospitare concerti tutto l’anno”.
Nonostante la nota penuria di fondi che affligge Palazzo Zanca, il sindaco è ottimista sul reperimento delle risorse necessarie: “Ricordo che in passato il Comune aveva co-finanziato di tasca propria i concerti. Questa volta abbiamo completato il rifacimento dello stadio San Filippo, che è nuovamente in grado di ospitare 40.000 spettatori, ed ottenuto il pagamento di un canone da 50.000 €. Questi proventi verranno reinvestiti per la sistemazione del palasport, nel quale abbiamo già iniziato i carotaggi. Messina recupererà dopo anni di degrado la piena funzionalità delle due principali strutture sportive e sarà in grado di ospitare concerti non soltanto d’estate. Il palazzetto si presta ovviamente ad eventi di portata più limitata ma l’Amministrazione si garantirà ulteriori introiti da reinvestire”.
In tal senso l’unico cruccio è rappresentato dalla diminuzione della capienza, che nell’estate 2007 venne abbassata dalle originarie 5.500 unità alle attuali 4.000, per scongiurare l’installazione dei tornelli e le altre prescrizioni altrimenti obbligatorie dopo l’entrata in vigore del decreto Pisanu. 1.500 quindi i seggiolini che vennero rimossi pur di garantire l’apertura di una struttura poi finita nel dimenticatoio, come tante discipline sportive cittadine…
Chiusi i capitoli concerti e sport, il primo cittadino è un fiume in piena e tiene a rimarcare lo scopo della missione nella Capitale: “Fatemi celebrare anche la storica firma siglata per il Porto di Tremestieri, la cui portata spero possa essere percepita anche da chi contesta un’Amministrazione volenterosa, che a volte va in difficoltà ma prova pian piano a portare a casa risultati importanti. Con gli 80 milioni di euro destinati alla città daremo il via a lavori che dureranno 18 mesi, garantendo peraltro tanti posti di lavoro”.
Il progetto è stato definito ed affidato alla Nuova Coedmar di Chioggia, in ati con il Consorzio Cooperative Costruzioni, vincitrice di un ricorso. L’obiettivo è ambizioso, perché si vorrebbero destinare agli autoarticolati soltanto gli approdi della zona sud e “liberare” la Rada San Francesco.
“L’ampliamento dell’area del Porto di Tremestieri ci consentirà di abbattere l’inquinamento acustico ed atmosferico in città, attraverso l’inibizione del transito dei tir in centro. Fatemi dire che è la vittoria di tutti: in tal senso ringrazio i quattro parlamentari messinesi che avevo invitato e che ci hanno affiancato”. Un riferimento a Mancuso, D’Alia, Gullo e Garofalo, mentre Picciolo e Germanà hanno seguito a distanza l’evolversi dei lavori.