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Nuova Aquila Palermo, Rappa: “C’è l’accordo per il PalaMangano. Trattiamo il titolo di Barcellona”

Poche ore dopo l’incontro, conclusosi in maniera positiva con l’assessore comunale Lapiana, il presidente dell’Aquila Palermo ha espresso al portale LiveSicilia Sport di voler portare avanti il processo di crescita del club, magari puntando a prelevare il titolo di una squadra del campionato di A2.

Uno spiraglio che può valere il salto di qualità. L’Aquila Palermo insegue ancora il sogno della A2 e spera di poter rilevare un titolo sportivo per la salita tra i cadetti, ormai l’ultimo ostacolo per poter chiudere il cerchio. Anche lo scoglio legato al Palamangano, come spiega il presidente Salvo Rappa a LiveSicilia Sport, è stato superato: “L’assessore Lapiana ci ha ricevuto nel migliore dei modi, riservandoci l’attenzione che chiedevamo. Abbiamo affrontato tutti gli argomenti portati al tavolo, in un clima disteso e collaborativo. Tra questi, anche quelli legati all’utilizzo dell’impianto, con situazioni tecniche come l’aumento della capienza a mille posti e l’uso dei ledwall da disporre a bordo campo”. Ottimismo, dunque, per la questione palazzetto. Un problema che sembrava insormontabile e che invece ha trovato un punto d’incontro tra le due parti: “È stato un incontro positivo, quello che ci aspettavamo. Noi stiamo cercando di portare avanti un progetto d’immagine diverso rispetto a quelli precedenti, siamo decisamente soddisfatti”.

I giocatori della Nuova Aquila Palermo
I giocatori della Nuova Aquila Palermo

C’è dunque l’ok ad un PalaMangano da mille posti, minimo consentito per il primo anno di A2. C’è anche l’ok per la spartizione delle ore giornaliere messe a disposizione alle varie società: “Si riparte sostanzialmente dalla disponibilità oraria dello scorso anno. Il Comune, per sua politica, non può e non intende cacciar fuori altre società di campionati minori, com’è giusto che sia. Anche perché queste società non avrebbero dove andare a giocare. Si potrebbe parlare di riduzione a favore di altri, ma bisognerà rimandare l’eventuale discussione quando sarà chiaro in quale campionato si giocherà”. Una scelta fatta per il bene di tutti, senza dimenticare chi ha giustamente diritto ad allenarsi in quello che è l’unico vero impianto cittadino a norma: “La disponibilità è comunque tanta, non solo dell’assessore e del Comune, per trovare una quadra in una situazione assolutamente non facile”.
Ora l’Aquila può iniziare la caccia ad un titolo di A2. Una corsa non certo semplice, anche se da oggi si può pensare solamente a questo, avendo risolto la grana impiantistica: “Fino a due giorni fa avrei risposto in un modo diverso, ma oggi posso dire che tutto dipende dall’acquisizione di un eventuale titolo sportivo. Tutto da oggi è dedicato a questo fattore e abbiamo dato maggiore impulso alla trattativa. I tempi sono stretti e la variabile non può che essere negativa”. Pochi giorni di tempo per poter convincere Barcellona e il patron Immacolato Bonina ad uno scambio di titoli, che porterebbe l’Igea in B e l’Aquila in A2: “Tutti quanti sanno ormai che si tratta di Barcellona, per detta stessa del presidente Bonina. Ad una situazione contabile complicata, però, deve aggiungersi anche una confusione nel poter individuare il referente giusto per la trattativa finale. In questo momento è cambiato lo scenario: c’è la disponibilità, ora si lavora sul titolo”.

Il presidente Immacolato Bonina in conferenza stampa (foto Carmelo Amato)
Scambio di titoli sull’asse Barcellona-Palermo?

Sarà difficile potersi spingere oltre, ma una cosa è certa: anche senza titolo, il progetto non subirà ridimensionamenti. Lo scenario che lo stesso Rappa aveva paventato qualche settimana fa è stato definitivamente spazzato via dall’accordo col Comune per il PalaMangano. Anche in B, dunque, Palermo potrà lottare sul campo per ottenere il salto di categoria: “Quel che posso garantire è che, anche ripartendo dalla Serie B, metteremo in piedi una squadra per superare la finale. Il mio gm sta lavorando alacremente e le trattative che sta seguendo sono da leccarsi i baffi”. Un’Aquila che vuole volare verso la A2, sul campo o fuori, con aiuti concreti per potersi imporre anche nella serie maggiore: “Gli sponsor, oltre a quelli che già abbiamo, stanno aumentando. Noi in verità vorremmo più sponsor e non solo uno, perché magari un singolo sponsor principale potrebbe toglierci le castagne dal fuoco, ma qualora volesse abbandonare il progetto si rischia di implodere. Ci sono trattative intavolate con sponsor nazionali, che però sarebbero interessate a Palermo solo in caso di A2. Sono trattative in fase avanzata, ma per chiudere serve davvero quel titolo”.

Articolo di Benedetto Giardina

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