Il fantasista napoletano, al nono centro in stagione, beffa sullo scatto Stefani e sigla al 24′ del primo tempo il gol decisivo. Messina accorto ed incisivo soltanto con Damonte nella ripresa. La sconfitta di misura è comunque recuperabile: per evitare una clamorosa retrocessione in serie D i peloritani dovranno imporsi, con qualsiasi punteggio, nel match di ritorno. Il quintultimo posto garantisce infatti il vantaggio di due risultati su tre ai peloritani.
Il pre-partita – Reggina-Messina, atto primo. Dopo il caos legato al ricorso degli amaranto, accolto dal Collegio di Garanzia del Coni, lo spostamento al martedì e le problematiche sulla prevendita dei biglietti per i sostenitori ospiti, finalmente si gioca. E’ la gara d’andata dei playout del girone C di Lega Pro. Il Messina deve fare a meno dei soli De Paula e Bortoli, out per infortunio. Di Costanzo opta per il 4-5-1, adottato anche nelle ultime trasferte. Davanti a Berardi il quartetto composto da Altobello, Pepe, Stefani e Benvenga, a centrocampo Mancini, Nigro, Damonte, Izzillo e Ciciretti. Davanti Corona unica punta. Orlando, eroe del derby giocato a settembre si accomoda inizialmente in panchina. Sul fronte opposto Tedesco si affida al 4-3-3 con Belardi tra i pali, l’ex Aronica e Cirillo nel pacchetto arretrato e il tridente offensivo composto da Viola, Insigne e Di Michele. Dirige Illuzzi di Molfetta.
La cronaca – La partita comincia con i tifosi del Messina che avevano preso posto nel settore ospiti del “Granillo” abbandonare gli spalti per attendere gli altri sostenitori non ancora arrivati. Circa 800 coloro i quali si sono assicurati il biglietto. In avvio premono i padroni di casa, guadagnando un paio di punizioni che non sortiscono però effetto. Al 10′ colpo di testa di Di Lorenzo, in proiezione offensiva, senza impensierire la retroguardia avversaria. Messina pericolosissimo al 12′: Corona controlla spalle alla porta e serve all’indietro Ciciretti, la cui conclusione in caduta viene ribattuta da Belardi, sulla sfera si avventa Corona messo giù da Di Lorenzo. Per l’arbitro è tutto regolare e non ci sono gli estremi per il rigore, nonostante le veementi proteste dei giocatori peloritani che lo accerchiano. Soltanto calcio d’angolo. Al 19′ la squadra di Tedesco prova a replicare con l’incursione in area di Armellino: debole il tiro del numero 7 amaranto, dopo una bella triangolazione con un compagno, e nessun problema per Berardi che blocca facilmente in presa. Tre minuti dopo proprio Armellino deve lasciare il campo per un problema fisico, rimpiazzato da Maimone. Al 24′ la Reggina, a sorpresa, passa. Sul lancio operato da Zibert, Insigne scatta sul filo del fuorigioco, elude l’intervento di Stefani e tutto solo davanti a Berardi non può fallire la conclusione vincente per l’1-0. Incontenibile l’esultanza del fratello dell’attaccante del Napoli che porta in vantaggio i suoi, siglando la nona rete in stagione. Solo al 27′ i tifosi del Messina, questa volta al completo, prendono posto nel settore ospiti. Ammoniti Benedetti e Corona, nervosismo alle stelle in questa fase del match. Occasione per il Messina, quindi, sulla punizione battuta dalla destra da Ciciretti, ma sul cross a rientrare del fantasista romano, Altobello, appostato tutto solo sul secondo palo, non riesce nella deviazione vincente. Mani tra i capelli per il difensore dopo la grossa chance sprecata. Al minuto 38 rasoterra dal limite di Ciciretti, comoda però la presa di Belardi. Si perde poi abbondantemente alto sopra la traversa il tentativo da fuori di Zibert. Si chiude qui la prima frazione, con la Reggina avanti per 1-0.
Nella ripresa nessuna novità nei due schieramenti. La prima chance del secondo tempo capita sui piedi di Maimone che all’8′ ci prova dal limite a giro, con la sfera che si perde a lato. Berardi si oppone quindi coi pugni a Di Lorenzo. Il Messina torna a farsi vedere in avanti con la combinazione tra Mancini e Damonte, ma il tiro dell’ex varesino dal limite è sventato in tuffo da Belardi. Orlando per Izzillo è la prima mossa dalla panchina di Di Costanzo che inserisce la punta salernitana per aumentare il potenziale offensivo. La Reggina protesta poi, sul lancio in area di Insigne, per l’intervento di Pepe su Di Michele, per Illuzzi non ci sono gli estremi per la massima punizione. La sfida vede abbassarsi i ritmi. Al 29′ il neo entrato Orlando sfodera una pregevole rovesciata, su una palla vagante in area, Belardi blocca in presa. Tedesco si copre optando per un difensore in più, Ungaro, in luogo di Di Michele che esce tra gli applausi del pubblico di casa. Poi è la volta di Insigne, autore del gol, rilevato da Louzada. Brividi al 42′, quando Viola, con uno splendido pallonetto da fuori, prova a scavalcare Berardi: prodigioso il colpo di reni del portiere scuola Lazio che devia sopra la traversa evitando il raddoppio. Reggina nuovamente vicina al 2-0 al 44′, per effetto del colpo di testa di Maimone che non trova però compagni sulla traiettoria lesti a ribadire in rete. Nemmeno nei 3′ di recupero accade più nulla. La Reggina si aggiudica il derby d’andata per 1-0. Sabato, nel ritorno previsto al San Filippo, con calcio d’inizio alle 15, il Messina dovrà cercare di vincere (basterebbe un successo con qualsiasi risultato, in virtù della miglior posizione di classifica) per assicurarsi la permanenza in Lega Pro.
Il tabellino – Reggina-Messina 1-0
Reggina: Belardi, Di Lorenzo, Benedetti, Salandria, Cirillo, Aronica, Armellino (22′ pt Maimone), Zibert, Viola, Insigne (39′ st Louzada), Di Michele (32′ st Ungaro). A disp. Kovacsik, Velardi, Masini, Balistreri. All. Tedesco.
Messina: Berardi, Benvenga, Altobello, Stefani, Izzillo (19′ st Orlando), Pepe, Nigro, Damonte, Corona, Mancini, Ciciretti (42′ st Cane). A disp. Iuliano, Silvestri, Donnarumma, Rullo, Bonanno. all. Di Costanzo.
Arbitro: Illuzzi di Molfetta. Assistenti: Fraschetti di Perugia e Chiocchi di Foligno.
Marcatori: 24′ pt Insigne (R).
Ammoniti: 32′ pt Benedetti (R), 32′ pt Corona (M), 12′ st Viola (R), 17′ st Di Michele (R), 45′ st Altobello (M)
Note: recupero 2′ pt, 3′ st. Spettatori: 9.168, incasso totale 111.775.00 euro.