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Amoruso: “A Messina un anno bellissimo, ma a Reggio sono stato protagonista”

Ha giocato in A difendendo i colori di ben tredici squadre diverse. Un autentico record. Tra queste ci sono anche Messina e Reggina. Una la stagione disputata in giallorosso, ben tre con indosso l’amaranto. Nicola Amoruso, doppio ex quando si parla del derby dello Stretto, seguirà con grande interesse la sfida dei playout. Oggi, dopo aver lavorato da responsabile del coordinamento dell’attività del Settore Giovanile proprio alla Reggina e poi da direttore sportivo al Palermo, attende di tornare in pista con un ruolo dirigenziale: “Sto valutando almeno due situazioni interessanti, a breve saprete”.

Amoruso festeggia dopo un gol in giallorosso
Amoruso festeggia dopo un gol in giallorosso

Se all’epoca in cui era in campo “Nick Dinamite” il derby valeva la permanenza in A, adesso i tempi sono davvero cambiati, sebbene la febbre stia salendo di ora in ora. “Immagino sia un doppio confronto attesissimo, tra due formazioni che meriterebbero di militare in serie superiori ed invece in questa stagione hanno trovato grandi difficoltà, approdando ai playout per cercare di centrare la salvezza in Lega Pro. Data la situazione posso dunque capire quanto abbiano sofferto le rispettive tifoserie. Il derby, però, conserva un certo fascino, indipendentemente dalla categoria ed avrà sicuramente una bella cornice di pubblico, sia all’andata che al ritorno”.

L'attaccante con la maglia del Messina
L’attaccante con la maglia del Messina

L’appuntamento più sentito gli ha quasi sempre portato fortuna su entrambe le sponde dello Stretto. Nel 2004-05 i due successi maturati tra le file dei peloritani, con il 2-1 del “San Filippo” e soprattutto lo 0-2 in trasferta, firmato da Cristante e D’Agostino. Ricordando quelle partite Amoruso, però, ammette: “I due derby con il Messina in effetti non li ho vissuti da protagonista. Uno l’ho giocato solo per uno spezzone di gara, mentre quello del “Granillo” l’ho saltato a causa della pubalgia. In giallorosso è stata comunque una bellissima esperienza. Si respirava in città grande entusiasmo e riuscimmo a chiudere al settimo posto in A. In quel campionato, purtroppo, accusai diversi problemi fisici, trovando poco spazio, ma la squadra andava a mille e Zampagna e Di Napoli segnavano a ripetizione. A Reggio, invece, sono stato davvero protagonista, togliendomi tante soddisfazioni e andando a segno anche in diversi derby contro il Messina”. Il riferimento è al centro siglato nel 3-0 casalingo del 2006 e al bis concesso con la doppietta nella sfida del 2007, terminata 3-1. Due partite amarissime per i tifosi giallorossi dato l’epilogo.

Nicola Amoruso con la maglia della Reggina
Nicola Amoruso ai tempi della Reggina

Sulla panchina della Reggina c’è adesso Tedesco, suo compagno d’avventura in tante stagioni disputate con gli amaranto. “Giacomo è un amico, lo conosco bene e so quello che può dare. Per lui è una scommessa importante aver assunto la guida tecnica con l’obiettivo di cercare di salvare la Reggina e penso che sarà in grado di trovare la chiave giusta per come mettere in campo la squadra”.

Chi conquisterà la salvezza in Lega Pro? L’ex bomber di Cerignola, che vinse tre scudetti con la Juventus, è molto chiaro: “Nell’arco dei 180 minuti può accadere di tutto. Data la posta in palio le motivazioni non mancheranno e mi aspetto grande aggressività su ambo i fronti. Un pronostico? Per i miei trascorsi mi auguro che vinca la Reggina, penso sia normale e non ho problemi ad ammetterlo”.

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