La Vis Reggio Calabria cede di schianto contro San Severo (sempre più capolista solitaria del girone H), rimedia la terza sconfitta consecutiva nei play off e vede ridursi al lumicino le possibilità di promozione in serie B. Solo nel primo quarto i reggini sono riusciti a tenere testa alla corazzata pugliese di coach Coen, per poi sprofondare sotto una gragnuola di triple che hanno annichilito la difesa bianco/amaranto e ammutolito il pubblico presente sugli spalti.
Dopo una prima frazione equilibrata, chiusa con gli ospiti avanti di una sola lunghezza (12-13), si scatenano le bocche da fuoco foggiane. A scavare il break decisivo nel secondo quarto è un sontuoso Brunetti, lungo con movenze feline dalla mano educatissima: il suo è un autentico show con 15 punti in un amen e tre bombe mortifere che sanno di sentenza. Il resto lo fanno Ricci e Serroni e si va all’intervallo con i giallo/neri avanti 21-40.
Nel secondo tempo non c’è partita. Grasso e compagni, nonostante la strigliata di coach D’Arrigo negli spogliatoi, non danno alcun segno di reazione. I tiratori sanseveresi si scatenano. Ricci, Porfido, Serroni, Brunetti e Menzione la mettono dall’arco dei 6 metri e 75 da ogni zona del campo, chiudendo con un eccellente 50 % (14 su 28) dalla lunga distanza. Alla Vis, orfana di Zampogna, non resta che assistere impotente alla performance balistica dell’Allianz fino alla sirena finale. Adesso occorre resettare tutto e pensare al prossimo impegno. Sabato sera si gioca a Campli. Occorrerà vincere di 16 punti per tenere accesa l’esile fiammella della speranza.
Questo il tabellino della gara:
Vis Reggio Calabria – Allianz San Severo 47-85
Parziali: 12-13, 21-40, 35-60
Vis Reggio Calabria: Stracuzzi 4, Grasso 6, Pellegrino Yasakov 4, Warwick 16, Marzo 3, Viglianisi 8, Barrile 6, Tramontana, Di Dio, Zampogna N.E. Allenatore: D’Arrigo.
Allianz San Severo: Romano, Cota 2, Filippini 4, Brunetti 23, De Fabritiis 6, Ricci 22, Drca 2, Porfido 9, Serroni 12, Menzione 5. Allenatore: Coen. Assistente: Panizza.
Arbitri: Massari di Ragusa e Castiglione di Palermo.