Quarantuno anni a suon di gol e nessuna voglia di smettere. Nel Messina che prepara la doppia sfida dei playout con il Savoia – andata tra sette giorni a Torre Annunziata – c’è spazio per un compleanno speciale. Per gli almanacchi e dunque ufficialmente Giorgio Corona è nato a Cinisi il 15 maggio 1974, ma per un errore all’ufficio anagrafe la sua nascita è stata registrata il giorno prima rispetto a giorno 16. Di fatto, ogni anno, 48 ore di interminabili festeggiamenti…
Riavvolgendo il nastro una carriera infinita, spesa in tante piazze calde. Milazzo, Messina, Tricase, Campobasso, Giugliano, Brindisi, Catanzaro (da uomo simbolo insieme a Ferrigno di una promozione attesissima), Catania (con cui ha debuttato in Serie A nel 2006), Mantova, Taranto, Juve Stabia (con le “vespe” la storica conquista della Serie B) ed ancora Messina, per chiudere il cerchio. Quattro stagioni da assoluto protagonista, condite da gol e prodezze indimenticabili che gli hanno consentito di raggiungere il quarto posto tra i bomber giallorossi di tutti i tempi.
La rinascita del calcio a Messina è avvenuta nel 2011, proprio con il suo ritorno in riva allo Stretto sotto la gestione Manfredi per porre le basi alla cavalcata messa in atto tra le file del club di Lo Monaco. Quindi l’approdo, in due anni, dalla Serie D alla Lega Pro unica. Adesso c’è una salvezza da conquistare a tutti i costi e Corona confida di aumentare un bottino già cospicuo proprio negli spareggi con in palio la permanenza. Dodici, sin qui, le reti messe a segno nel corso di una tribolata regular season. Dal sigillo da bomber di razza con la Lupa Roma alla prima casalinga, al centro che diede il la al pesante successo casalingo per 3-1 contro il Lecce.
Poi la rete da ex a Castellammare, ovviamente senza esultare ed il rigore decisivo contro la Vigor Lamezia. Alla pausa del capitano in zona gol è coinciso l’appannamento del Messina. Un digiuno spezzato all’ultima di andata nel 3-0 al Savoia. “Re Giorgio” colpisce nel 2-2 con tanti rimpianti di Aprilia contro la Lupa Roma e soprattutto nella goleada del derby vinto per 4-1 sulla Reggina. Il guizzo di Matera non porta punti, mentre valgono altrettanti 1-1 le reti al “San Filippo” contro Paganese ed Ischia. La doppietta d’autore alla Salernitana lo proietta a quota 12.
Il tredicesimo gol, quello più importante, se lo riserva per i playout. Con il Messina ancora in Lega Pro ci sarà tempo per pensare al futuro ed a cosa fare da “grande” nella prossima stagione. A quarantuno anni ci è arrivato con l’entusiasmo di un ragazzino, da esempio in un calcio con ormai pochi modelli da seguire. Per stile, disciplina e carisma Giorgio Corona è sicuramente tra questi. Auguri, capitano!