Celebrata la matematica promozione in serie B, granata poco incisivi in riva allo Stretto. Ne approfittano i rigenerati peloritani, che si impongono 4-2 grazie a Nigro – alla seconda marcatura consecutiva dopo Benevento – il solito intramontabile Corona, autore di una doppietta, e Stefani dal dischetto. Di Cristea e Negro le marcature ospiti. In Curva uno striscione dedicato ad Aliotta: un chiaro messaggio per il patron Lo Monaco, critico nei confronti della piazza.
Il pre-partita. Di Costanzo rinuncia ad Orlando e propone una sola punta, come avviene spesso in trasferta, anche al San Filippo. Soltanto panchina per Cane ed Orlando, Benvenga avanza a centrocampo. Ciciretti agisce alle spalle di Corona in inedito 4-4-1-1. Indisponibili lo squalificato Izzillo e l’infortunato Marin. Si rivede Rullo in panchina, soltanto tribuna per De Paula. Tra i granata spazio a Russo, all’esordio stagionale da titolare, Trevisan, trattato in passato dal Messina, ed all’ex Pestrin. Divisa interamente bianca per il Messina, tradizionale maglia granata con calzoncini e calzettoni neri per la Salernitana.
La cronaca. Al 6’ Mancini non riesce ad agganciare un invitante pallone a centro area sul traversone dalla destra: decisivo probabilmente il velo involontario di un difensore ospite. Al 10’ il primo tentativo dei campani, che mostrano comunque un buon possesso pallo: sul cross di Negro è Calil a colpire di testa ma il pallone non inquadra lo specchio. Due minuti dopo il Messina passa: perfetto l’assist in profondità di Corona per Nigro che controlla e batte Russo; seconda marcatura consecutiva per il centrocampista, la quarta in stagione. L’ex Ebolitana aveva trafitto anche il Benevento, dando di fatto il via alla festa promozione dei suoi compaesani, dal momento che è originario della provincia di Salerno. Al 18’ i padroni di casa mettono una seria ipoteca sul successo atteso da oltre tre mesi: è il solito Giorgio Corona in spaccata a depositare il pallone dopo la pregevole iniziativa di Benvenga. Per l’attaccante undicesima marcatura stagionale. In Curva intanto campeggia uno striscione dedicato ad Emanuele Aliotta, il presidente più amato. Ovvio il riferimento a Pietro Lo Monaco, finito nel mirino della tifoseria per via di una stagione al di sotto delle aspettative e dei continui attacchi alla piazza. Risultato già in ghiaccio con largo anticipo e ritmi blandi sul manto erboso del San Filippo: evidente la differenza di motivazioni tra le due squadre, con i granata già proiettati al derby con la Casertana ed alle due sfide di Supercoppa. Al 40’ potrebbe maturare addirittura il tris, ma la girata di Corona è fuori misura. La Curva Sud intanto si scaglia contro Lotito, il patron di Lazio e Salernitana, che gli hanno regalato una stagione ricca di soddisfazioni. Squadre al riposo sul 2-0.
Tagliavacche prende il posto di Trevisan nell’intervallo. In avvio di ripresa buona chiusura di Stefani, che anticipa in extremis Negro in corner. Poi è Perrulli al 6’ a fallire di poco la misura del tiro-cross da sinistra. Poi risale in cattedra il Messina. Prima è Nigro ad impegnare severamente Russo, che si rifugia in extremis in corner con una gran parata, poi è Giorgio Corona a firmare una marcatura da applausi. Il suo destro si stampa sul palo alla sinistra dell’estremo difensore granata e poi si insacca sotto la Curva Sud: è l’ennesima perla della sua carriera, la dodicesima stagionale. I padroni di casa dilagano: tre minuti dopo Mancini recupera palla e viene steso da Russo: espulsione per il portiere ospite e calcio di rigore per i siciliani. Gori rileva Calil e prende posto tra i pali. Dal dischetto non sbaglia Stefani, uno specialista, che può celebrare la sua terza marcatura in campionato. Al 22’ Negro a tu per tu con Berardi alza troppo la parabola. È valzer di cambi, con il rumeno Cristea che rileva uno spento Perrulli, Silvestri che prende il posto di Altobello mentre Bortoli rimpiazza Nigro, al quale viene tributata una meritata standing ovation. Proprio Cristea elude la marcatura di Pepe ed al 26’ sigla la rete della bandiera per i granata. Al 32’ Negro è protagonista di un’eccellente iniziativa personale, che vale il 4-2: sorpresa colpevolmente la retroguardia di casa, ospiti meglio in dieci che in undici. A completare il valzer di cambi Bonanno, per Benvenga. Nel recupero Damonte spreca l’opportunità di siglare il pokerissimo, mentre al 93’ è clamoroso il palo centrato da Bonanno. Il pari conquistato con il Martina Franca consente alla Paganese di celebrare la salvezza matematica grazie al +3 sul Messina, con cui è in vantaggio negli scontri diretti. I peloritani, che interrompono un lungo digiuno durato oltre tre mesi, hanno comunque il quintultimo posto in tasca: il Savoia è sprofondato a -4 mentre l’Aversa Normanna, adesso a -2, è atteso dal delicato confronto con il lanciatissimo Matera terzo.
Il tabellino. A.C.R. Messina – U.S. Salernitana 4-2
Marcatori: al 12’ pt Nigro (M), al 18’ pt ed all’8’ st Corona (M), al 13’ st Stefani (M) su rigore, al 26’ st Cristea (S), al 31’ st Negro (S).
Messina: Berardi, Stefani, Pepe, Altobello (22’ st Silvestri), Donnarumma, Nigro (25’ st Bortoli), Damonte, Benvenga (33’ st Bonanno), Ciciretti, Mancini, Corona. In panchina: Iuliano, Cane, Rullo, Orlando. Allenatore: Nello Di Costanzo.
Salernitana: Russo, Tuia, Franco, Trevisan (1’ st Tagliavacche), Lanzaro, Perrulli (20’ st Cristea), Bovo, Pestrin, Calil (12’ st Gori), Gabionetta, Negro. In panchina: Bocchetti, Pezzella, Favasuli, Mendicino.
Arbitro: Daniele Martinelli di Roma 2.
Assistenti: Christian Greco e Giampiero Urselli di Taranto.
Note – Espulso al 12’ st Russo (S). Ammoniti: al 23’ pt Tuia (S), al 40’ st Franco (S), al 48’ st Ciciretti (M). Corner: 3-2. Recupero: 1’ pt e 4’ st.