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Nigro “idolo” dei salernitani. Il rigenerato Messina adesso crede nella salvezza

Anche questo Benevento-Messina è passato a suo modo alla storia. Con l’1-1 del “Vigorito” si sono infatti definitivamente spenti i sogni di promozione dei sanniti e per Salernitana è arrivata la matematica certezza della Serie B con due turni d’anticipo. Per un curioso scherzo del destino un pari firmato da Elio Nigro, nativo di Eboli, in provincia di Salerno ed ex degli “stregoni”, con cui aveva collezionato una presenza in C2 nel 2007-08. Il centrocampista, a segno a 20’ dal termine con un bel destro dal limite, è stato poi letteralmente inondato di messaggi sui social network da parte dei salernitani dei quali da sabato pomeriggio è divenuto un nuovo beniamino.

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Come tradizione non è mancato il supporto del tifo organizzato

E’ maturato così in terra campana il sesto pari consecutivo dei giallorossi, al quintultimo posto in solitario grazie ai risultati delle dirette rivali. Savoia sconfitto a domicilio dalla Lupa Roma, Aversa Normanna fermata in casa dal tranquillo Cosenza ed Ischia battuta all’ultimo respiro dal Matera. Non poteva andare davvero meglio. Eppure il margine di cinque lunghezze di distanza dalla Paganese, che in una situazione di assoluto affanno non è andata oltre il pari a Catanzaro e di sei dal Martina, reduce da due sconfitte di fila, poteva essere ampiamente colmabile con qualche successo in più. La vittoria, invece, continua a mancare da tre mesi e la salvezza diretta è sfumata giornata dopo giornata.

Innegabili, però, i risvolti positivi della politica dei piccoli passi sotto la gestione Di Costanzo. Il tecnico di Acerra ha ereditato una squadra a pezzi ed è riuscito in poco tempo a dare serenità al gruppo e soprattutto a registrare la difesa: appena cinque le reti al passivo in sette uscite, soltanto una delle ultime tre su azione. L’1-1 di Benevento può costituire una grossa iniezione dal punto di vista del morale ed offre al Messina l’opportunità di ospitare domenica prossima al “San Filippo” una Salernitana già promossa, prima di recarsi a Torre Annunziata per chiudere la regular season contro il Savoia in quello che potrebbe essere proprio una sorta di anticipo di play-out.

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L’intervento di Stefani su Eusepi che è costato il rigore

Gli oplontini sono in chiara difficoltà per le note vicissitudini societarie e rappresenterebbero un avversario alla portata di Stefani e compagni negli spareggi per la permanenza, da giocare oltretutto con la possibilità di puntare ad un doppio pareggio. Difendere l’attuale piazzamento è dunque il primo passo per raggiungere la salvezza nell’appendice post-campionato. A confortare è inoltre la condizione fisica in costante miglioramento, evidenziata anche dalla ripresa giocata al cospetto della seconda forza del torneo.

Un Messina compatto, sceso in campo con il 4-5-1 da trasferta (titolare Corona da unica punta, con Orlando in panchina), ha concesso poco ai padroni di casa, subendo lo svantaggio soltanto su un rigore evitabile, trasformato dal solito Eusepi. Alle chances di Izzillo nel corso del primo tempo e di Corona nella ripresa è seguito il meritato pari di Nigro, al terzo centro stagionale. A quel punto i giallorossi, con Orlando a far coppia con “Re Giorgio”, avrebbero forse potuto addirittura affondare il colpo, contro un avversario mentalmente svuotato.

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