Meno tre alla fine della regular season, ma la sensazione è che la testa sia già ai playout. Bicchiere mezzo pieno per il Messina se si guarda ai segnali di ripresa emersi con i cinque pareggi consecutivi e ad una condizione fisica migliorata col passare delle settimane, tremendamente mezzo vuoto analizzando i numeri, perché la vittoria manca da tre mesi ed i gol fatti sono appena due in sei giornate. Insomma, con qualche successo in più la classifica poteva essere assai diversa, anche alla luce delle difficoltà della Paganese e dei ritmi tutt’altro che forsennati di altre squadre destinate a raggiungere comunque la salvezza diretta senza strafare. Alle porte per Corona e compagni c’è adesso il match di Benevento. Obiettivo mantenere il quintultimo posto, attualmente appannaggio dei giallorossi. Si giocherà sabato alle 17.30, con tutte le gare del girone in contemporanea e maggiori possibilità di scelta per gli allenatori, dato che la regola dell’età media non viene applicata negli ultimi tre turni.
Bloccando i sanniti, staccati di cinque lunghezze dalla capolista Salernitana, il Messina regalerebbe di fatto ai granata la promozione anticipata in B, con la squadra di Menichini che a quel punto affronterebbe la successiva trasferta del 3 maggio al “San Filippo” priva di assilli dopo aver già stappato lo champagne. Per il gruppo partenza anticipata per il ritiro, dopo l’allenamento di giovedì mattina e la partitella disputata il giorno prima al “San Filippo”. Sparring partner la formazione Berretti. Un test utile per provare uomini e soluzioni tattiche. L’amichevole è terminata 6-0 con le reti siglate da Benvenga, Mancini e Damonte nel primo tempo e da Silvestri, Cane e Ciciretti nel secondo.
Il Messina arriva al match di Benevento senza problemi legati a squalifiche o infortuni. Bonanno, fermo ad inizio settimana per un attacco febbrile, ha poi ripreso a lavorare con i compagni. Situazione finalmente di piena abbondanza. Tra i pali dovrebbe continuare a giocare Berardi, nonostante il pieno recupero di Iuliano, andato in panchina contro Catanzaro e Ischia. Va verso la conferma anche il pacchetto arretrato composto da Altobello, Pepe, Stefani e Benvenga che si è ben disimpegnato sabato scorso ad eccezione dell’incertezza costata il gol di Infantino. Di Costanzo dovrà inoltre scegliere se riproporre il 4-5-1 delle ultime trasferte, nelle quali ha agito Orlando da unica punta, oppure affidarsi al tandem offensivo, anche perché sembra davvero azzardato lasciar fuori Corona, l’autentico trascinatore.
Bisognerà infatti risolvere il problema del gol, appena due nelle sei uscite con il tecnico di Acerra, al cospetto di un Benevento che in casa nell’intero torneo ha perso soltanto una volta, contro il Lecce ed incassato appena due reti nelle sfide al “Vigorito” del girone di ritorno. In Campania il Messina troverà di certo un avversario rabbuiato dopo la sconfitta di Matera, la quarta stagionale, costata peraltro la panchina a Brini, ma non ancora completamente rassegnato. Tutti disponibili ad eccezione di Vitiello, Kanoute e Alfageme che stanno seguendo un programma differenziato. Alla coppia Cinelli-Landaida, promossi dalle giovanili, il compito di guidare i sanniti nel finale di stagione che salvo improbabili miracoli sfocerà nei playoff, come strada alternativa per raggiungere una promozione in B mai conquistata in passato nonostante gli sforzi della presidenza Vigorito.