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Il Messina non subisce ma non segna. Al “Ceravolo” è mancata anche la fortuna

Non sono bastati i nuovi progressi ed un finale arrembante. Il quarto pareggio consecutivo, il terzo per 0-0, ottenuto a Catanzaro ha comunque regalato maggiori certezze al Messina, costretto tuttavia a rimandare ancora una volta l’appuntamento con la vittoria. Al “Ceravolo”, contro un avversario destinato ad un finale di stagione senza patemi, la squadra di Nello Di Costanzo può rammaricarsi per le tante occasioni sprecate. Il successo che avrebbe riacceso la fiammella in chiave salvezza diretta è stato mancato di un soffio, complice l’imprecisione sotto porta ed un pizzico di malasorte. Il Messina si è presentato con Orlando unica punta, nel 4-5-1 già proposto ad Aversa, e Corona inizialmente in panchina dopo aver ricevuto insieme a Ferrigno il lungo omaggio di un pubblico che non ha dimenticato i due protagonisti della promozione in B del 2004.

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Squillace anticipa in extremis Cane sul traversone di Izzillo

Dopo l’iniziativa di Izzillo, che proprio in avvio con un cross da sinistra ha creato lo scompiglio nella difesa catanzarese, il match ha faticato a decollare. Il Messina ha concesso poco, giocando con equilibrio e provando a pungere in ripartenza. Due le chances capitate sui piedi di Orlando, cui in entrambi i casi è mancata la necessaria freddezza sotto rete per battere Bindi e regalare il vantaggio ai suoi.  Di Russotto l’unico guizzo degno di nota dei calabresi. Inevitabile, quindi, lo 0-0 all’intervallo. Nella ripresa Nigro e compagni hanno aumentato il ritmo, rendendosi subito pericolosi con la conclusione dalla distanza di Benvenga e poi provandoci con il destro al volo di Cane dalla corsia opposta.

L’autentica svolta si è avuta però al momento dell’ingresso di Corona che ha comunque rilevato Orlando, non modificando l’assetto tattico. Al primo pallone toccato “Re” Giorgio ha immediatamente fatto tremare il Catanzaro: sul suo diagonale di sinistro Izzillo aveva infatti ribadito in gol a porta sguarnita. La gioia dell’ex spezzino è rimasta strozzata in gola per la segnalazione di fuorigioco dell’assistente Carovigno. Attaccando a testa bassa il Messina ha poi sfiorato nuovamente la rete con il tiro da fuori di Corona e soprattutto sul colpo di testa di Damonte: a 10’ dal termine provvidenziale l’intervento sulla linea dell’ex Giampà a liberare il pallone. Targata Corona, sul filo di lana, l’ultima chance.

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La copertina del giornalino distribuito allo stadio “Ceravolo” in occasione di Catanzaro-Messina

Il Messina si morde le mani per l’ennesima occasione sprecata. Appaiati all’Ischia al quint’ultimo posto – proprio i campani saranno di scena sabato al San Filippo – i giallorossi hanno almeno guadagnato terreno sulle altre rivali in zona playout. Mantenere la miglior posizione nella griglia per gli spareggi è adesso quanto mai d’obbligo. Un obiettivo – almeno questo – raggiungibile, tra le ulteriori penalizzazioni che colpiranno alcune contendenti ed il doppio scontro diretto che non va comunque fallito, dal momento che nell’ultima giornata i giallorossi faranno visita al modesto Savoia. La strada per conquistare la salvezza resta in salita, ma la cura Di Costanzo comincia a dare i suoi frutti. Il rammarico è semmai per una permanenza diretta che era ampiamente alla portata di un gruppo che però, conquistando appena due vittorie nelle ultime venticinque giornate, ha finito con il complicarsi da solo la vita.

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