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Manfredi: “Venduti 50.000 biglietti per i concerti. Aumenteremo capienza S. Filippo”

Mancano ormai tre mesi ai due grandi eventi dell’estate messinese. L’8 luglio infatti lo stadio San Filippo ospiterà il concerto di Vasco Rossi, mentre dieci giorni dopo toccherà a Jovanotti. Ad affiancare la “Live Nation” e la “Trident”, le due agenzie che producono gli spettacoli, anche la catanese “Musica da bere” e la “Sud Dimensione Servizi” del messinese Lello Manfredi, che ai nostri microfoni ha fatto il punto sulla prevendita.

L'ex presidente dell'ACR Messina Lello Manfredi, che con la sua
L’ex presidente dell’ACR Messina Lello Manfredi, che con la sua “Sud Dimensione Servizi” organizza i due concerti di Vasco Rossi e Jovanotti

“Per il concerto di “Lorenzo” sono già stati staccati 16.000 biglietti. La proiezione è che si possa arrivare anche a quota 25.000, praticamente il doppio rispetto alla sua precedente esibizione al San Filippo dell’1 agosto 2006. In quell’occasione vennero aperte al pubblico soltanto Gradinata e Prato, mentre adesso sono previste una scenografia imponente ed un palco, alto quanto un palazzo di quattro piani, che arriverà fino a metà campo”.

Numeri ancora più imponenti sono previsti per l’esibizione del “Blasco”: “Al momento sono stati venduti 34.000 biglietti e per il “sold out” ne mancano appena 6.000. Per consentire l’allestimento delle strutture che ospiteranno Vasco Rossi è previsto addirittura l’arrivo in città di 72 tir”. Il montaggio del palco per il concerto inizierà già il 30 giugno, mentre per Jovanotti gli interventi – che vedranno le maestranze impegnate per circa una settimana – scatteranno il 10 luglio.

Il palco che nell'estate 2010 venne realizzato sotto la Curva Sud, per ospitare l'esibizione di Ligabue
Il palco che nell’estate 2010 venne realizzato sotto la Curva Sud, per ospitare l’esibizione di Ligabue

Nei mesi scorsi i detrattori dei due grandi eventi avevano evidenziato che la grande incognita era legata ovviamente alla capienza del San Filippo, attualmente limitata a quota 6.900 posti. Sul punto Manfredi è ottimista: “Stiamo lavorando di concerto con la Commissione Provinciale di Vigilanza ed il Comune per risolvere tutte le criticità. Ed effettueremo in prima persona i lavori necessari per aumentarla. Messina avrà nuovamente uno stadio agibile per tutti i 40.000 posti, con tutti i benefici del caso”.

In particolare un ostacolo è rappresentato dalle vetrate che sorgono di fronte ad ogni settore dello stadio, che sono ormai opacizzate ad oltre dieci anni dall’inaugurazione dell’impianto. Per ripulirli occorre l’intervento di una ditta specializzata. Verranno riattivati gli impianti elettrici delle Tribune B e C, ovvero quelle che comunemente vengono definite come la Gradinata e la Curva Nord della struttura. Non accade dal 2010, quando si esibì Ligabue, mentre l’ultimo evento calcistico per le quali vennero riaccese è l’amichevole del gennaio 2009 tra Juventus e Monaco.

Il San Filippo visto dalla Tribuna Nord in occasione del concerto di Vasco Rossi nel 2007
Il San Filippo visto dalla Tribuna Nord in occasione del concerto di Vasco Rossi nel 2007

Verranno riaperti infine tutti i parcheggi che circondano l’impianto. Gli spettatori dovranno acquistare a parte l’apposito tagliando d’ingresso per assicurarsi un posto auto. Necessari però consistenti interventi di scerbatura, “per i quali – spiega Manfredi – Palazzo Zanca potrebbe coinvolgere Messinambiente ed Ato, con affidamento “in house”, dal momento che l’Amministrazione Accorinti non vuole aumentare i costi coinvolgendo strutture esterne alle partecipate. Se dovessero emergere criticità saranno direttamente i privati ad occuparsene”. Venerdì è previsto un incontro al Comune con Carmelo Costa, il rappresentante della “Musica da bere”, organizzatore dei due eventi.

Prevista infine la sistemazione del gruppo elettrogeno del San Filippo. Ciò avrà riflessi anche sull’attività agonistica, dal momento che consentirà ad esempio la disputa di match calcistici in notturna. Con Manfredi abbiamo discusso anche della delicata situazione vissuta dall’ACR Messina, società che la famiglia Lo Monaco rilevò proprio da lui. Vi rinviamo ad un ulteriore articolo che MessinaSportiva pubblicherà nelle prossime ore.

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