Gara a senso unico a Cantù, 93-67 il punteggio finale, 122-66 il dato della valutazione a confronto delle due squadre. In un successo così netto come non partire dai numeri della nuova stella di Cantù che con le sue giocate (tra cui due schiacciate di grande impatto) riflette di luce propria l’intero campionato italiano. Metta World Peace risulterà infatti determinante, insieme all’atteggiamento tenuto dall’intera squadra brianzola, con 19 punti e con una difesa asfissiante sugli esterni dell’Orlandina. Paladini ancora sconfitti (quarto ko in fila, ndc), ma classifica ancora benevola, in attesa che Caserta scenda in campo nel posticipo contro la capolista Milano.
In sala stampa coach Giulio Griccioli non può nulal contro lo strapotere del team lombardo: “C’è poco da dire, abbiamo cominciato la gara mettendoci a difendere a zona per cercare di arginare il loro gioco interno. Era ovvio che potevamo pagare la loro fisicità, ma ci siamo messi troppo presto a giocare in maniera confusa in attacco, passandoci poco la palla. Penso che abbiamo pagato molto i primi due quarti, non arginando il loro contropiede e soffrendo la loro transizione. Nel secondo tempo siamo andati meglio, ma Cantù è piena di giocatori importanti. Poi l’infortunio di Hunt nel secondo tmepo ci ha maggiormente complicato le cose con le rotazioni già corte che avevamo. Poi, se Artest ne mette 19 e quasi neanche si è visto in campo e nei nostri momenti migliori ha segnato tre-quattro canestri ricacciandoci immediatamente indietro, la situazione era impossibile da recuperare. Era una giornata importante per l’intera Cantù, per l’esordio di Metta World Peace e per ricordare la figura dell’ex presidente Corrado. Tanti complimenti all’Acqua Vitasnella, a Sacripanti e al caloroso pubblico del Pianella“.