Tra le armi in più per il finale di stagione il Messina può finalmente contare su Manuel Mancini. L’ex laziale, ripresosi dopo il problema fisico che lo ha tenuto a lungo ai box, ha giocato uno spezzone sia a Foggia che contro il Cosenza ed è ora pronto a dare il suo contributo ad una squadra in grave difficoltà. “Non so se sarò in campo dal primo minuto ad Aversa, ma adesso sono a disposizione del mister. Ho accusato un problema al ginocchio destro, ora sono contento di essere rientrato con il gruppo. Le condizioni del terreno del “Celeste” ? A mio avviso hanno influito tanto per il mio infortunio ed anche per gli altri. Non mi era mai capitato un campo del genere, nemmeno ai tempi dell’Ostiamare. Non deve essere un alibi, ma se a un calciatore mancano gli scarpini qualche problema si viene a creare. Noi giocatori ci prendiamo le nostre responsabilità, magari anche io non ho dato quello che avrei dovuto, però non è il momento adatto per dire quello che penso”.
A gennaio, quando sbarcò a Messina, le prospettive erano ben altre. “Non mi aspettavo queste difficoltà e confidavo in una salvezza tranquilla, ma a volte le cose non vanno come uno spera. Noi continuiamo a lottare, senza mollare nulla. In questo momento non dobbiamo pensare alla classifica e i playout non li nomino neanche, ma occorre scrollarsi di dosso tutte le cose negative e ripartire con voglia. In questo modo sono sicuro che arriveremo all’obiettivo”.
Capitolo arbitri. Dopo lo sfogo del ds Ferrigno anche Mancini ha qualcosa da aggiungere: “Anch’io ho pensato a certe situazioni, ma siamo noi a poter far cambiare le cose, in quanto se si realizza un gol in più dell’avversario l’arbitro può far poco. Però siamo stati penalizzati in vari episodi, sebbene non voglia pensare ad un disegno contro il Messina. Piuttosto spero che potremo invertire la rotta e non bisogna pensare anche a questo aspetto che porterebbe altra negatività. Vogliamo portare a casa i tre punti che mancano da tanto tempo”.
Nel 4-4-2 di Di Costanzo il calciatore romano può essere funzionale in più ruoli. “Ho parlato col mister, ma di base sono un tipo abbastanza silenzioso. Resto positivo e non andrò mai contro la squadra o il tecnico. Se l’allenatore mi volesse in campo in una posizione diversa per me non sarebbe un problema. Ho 31 anni e posso essere duttile. L’importante è il bene della squadra”.
Sabato al “Bisceglia” uno spareggio da non fallire. “L’Aversa ultimamente ha collezionato risultati migliori dei nostri, ma abbiamo le qualità tecniche e mentali per farcela. Con il Cosenza c’era un gruppo unito e anche chi era in panchina cercava di far sentire la vicinanza ai compagni. Adesso non c’è in ballo la maglia da titolare e non importa chi scende in campo. Ci giochiamo la faccia”.