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Impianti sportivi, la gestione del Marullo di Bisconte. Una realtà da considerare e riconoscere

Urge riorganizzare il fenomeno sportivo in città, soprattutto le strutture e gli impianti. Bisogna distinguere tra sport commerciale e sport di strada. L’esempio del Marullo di Bisconte, struttura che ad agosto 2014 era destinata alla chiusura, “salvato” da un Comitato di Associazioni con in testa il Camaro 1969. Sarebbe importante concedere un affidamento, secondo modalità da concordare e nei limiti di legge, al club nero verde, che ha dimostrato esperienza e capacità nella gestione dell’impianto. Ciò, rappresenterebbe un grosso risparmio anche per il Comune in termini di sgravio di costi.

E’ quanto chiede il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, con una missiva indirizzata alle competenti autorità Comunali, che pubblichiamo interamente:

Ancora una visuale del Marullo
Ancora una visuale del Marullo

“Il settore sportivo in città, è sempre stato, nel corso degli ultimi anni, ampiamente sottovalutato. Ne è assoluta riprova che nelle due ultime amministrazioni, quella presente e quella passata, la delega allo sport è stata “trattenuta” dal primo cittadino con i risultati scadenti, sotto gli occhi di tutti. Solo il coraggio e la grande passione di tante associazioni sportive hanno “tamponato” e assai spesso risolto vistose lacune. L’auspicio che questo nuovo corso, con l’attribuzione della delega allo sport, possa finalmente rilanciare il fenomeno sportivo in città.

Uno dei problemi che da sempre ha attanagliato la nostra città in materia sportiva è la fatiscenza delle strutture. Volendo rimanere nell’ambito del territorio di mia competenza, la terza circoscrizione, e volendo in particolar modo soffermarmi sulla struttura calcistica Marullo di Bisconte, tanti sportivi messinesi, tante associazioni, hanno nella stagione sportiva 2014/15, alle porte dell’inizio dei campionati dilettantistici ed amatoriali, rischiato che lo “storico rettangolo di gioco” chiudesse i battenti.

Sarebbe stata una sconfitta sia per lo sport ma anche per l’Amministrazione Comunale. Problemi strutturali, di impiantistica, di manutenzione, associate a delle risorse esigue, non permettevano infatti di lasciare aperti i cancelli del Marullo. Fù allora, che un “comitato” di associazioni sportive, da sempre legate alla struttura e al mondo dello sport, in sinergia con il Dipartimento, prese a cuore le sorti del campo sportivo, trasformando una sicura chiusura in una realtà nuova,  in continuità con anni di pratica sportiva e di passione.

Già, se nella stagione 2014/2015, il campo sportivo Marullo di Bisconte ha potuto ospitare giornalmente centinaia di sportivi, permettendo di fare calcio lo si deve indubbiamente a questo comitato di associazioni che quotidianamente respirano calcio. Cura meticolosa, esperienza, passione, dedizione, sacrifici economici, sono stati e sono gli ingredienti che il Comitato, questo pool di associazioni sportive, ha messo in campo.

Nell’ambito di questo comitato, un ruolo di primo piano, ampiamente riconosciuto, è certamente da attribuirsi alla storica società sportiva CAMARO 1969, una realtà dilettantistica capace di forgiare nella lunga attività centinaia di giovani calciatori, autentico faro sportivo nel territorio, accompagnata da una lunghissima vita praticata proprio su quel terreno di gioco. Quella del Marullo di Bisconte, è una bella pagina di sport, una pagina che certamente racconta di come lo sport, il calcio nella fattispecie, non sia semplicemente “commercio” ma che per fortuna ci sia ancora il desiderio di correre dietro un pallone, all’aria aperta.

 L’Amministrazione Comunale ha potuto, quest’anno, contare su questo importante supporto, dato dal Comitato, sgravandosi di moltissimi costi e permettendo alla città di fare calcio. E’ tuttavia evidente, che il settore delle strutture sportive debba indubbiamente essere regolamentato una volta per tutte. In questa regolamentazione però, non si può non tenere conto di una importante quanto fondamentale distinzione tra strutture sportive di tipo commerciale (Celeste e San Filippo per esempio) e impianti sportivi destinati semplicemente allo sport, quello di strada, quello che di commerciale non ha proprio nulla ma, che al contrario, ha delle finalità esclusivamente sociali.

Ecco perché in quest’ultimo caso, non si può non tenere conto dello straordinario lavoro che stanno svolgendo le associazioni che compongono il Comitato di cui detto, con capofila il Camaro 1969. Ecco perché dare un riconoscimento al Camaro in rappresentanza di tutte le associazioni del Comitato, un riconoscimento che significa affidare, con modalità e tempi da definire e concordare, la gestione diretta del Marullo di Bisconte, significherebbe permettere, in questo momento, di continuare a fare calcio “di strada”.

Affidare la gestione del Marullo al Camaro, significherebbe non solo riconoscere l’esperienza sportiva e la militanza, ma soprattutto sgravare di tanti costi l’Amministrazione Comunale il che si trasformerebbe in risparmio. Non sarebbe un tuffo nel buio ma affidarsi alla competenza comprovata sul campo. Significherebbe ancora, dare la possibilità, anche in termini economici, a tanti sportivi di continuare a fare sport.

Ecco perché il sottoscritto invita le SS.LL. in indirizzo a valutare e predisporre tutto quanto necessario e possibile, al fine di consentire al Camaro 1969, anche in rappresentanza delle altre associazioni facenti parte del Comitato,  di poter gestire il campo sportivo Marullo di Bisconte, previo affidamento diretto, secondo schemi e modalità consentite, premiando competenza, professionalità e militanza”.

Il Consigliere della Terza Circoscrizione

  • Avv. Alessandro Cacciotto

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