Berardi 5 Rischia di diventare l’attore protagonista di una scena degna di “Mai dire gol” quando si fa scavalcare dal pallone rinviato dal collega Perina dal lato opposto del campo. Salvato da un pizzico di buona sorte in quell’occasione, capitola ad inizio ripresa subendo l’1-1 sul proprio palo. L’eccesso di confidenza nei dribbling sugli avversari costante che mette a dura prova le coronarie dei tifosi.
Cane 4 Clamorosa la dormita sul gol del pareggio di Fella il quale lo sorprende alle spalle. Una disattenzione pagata a carissimo prezzo. L’espulsione per doppia ammonizione (la seconda originata da un intervento scellerato su Caturano) spegne le residue speranze di recupero.
Silvestri 4,5 Follia pura il giallo rimediato per aver allontanato il pallone a gioco fermo (su una punizione concessa al Messina) che, data la diffida, lo costringerà a saltare Foggia. Cambia ancora posizione: schierato questa volta sulla corsia di sinistra manifesta tutte le sue lacune nel ruolo di esterno. (dal 19’ st Donnarumma 5 Gettato nella mischia complice la mancanza di alternative in panchina. Gli basta mezz’ora per evidenziare tutti i suoi limiti. Entrataccia a centrocampo da cartellino “arancione”).
Damonte 4,5 Giostra da play basso davanti alla difesa ma non regge il compito. Non ha il passo e soprattutto denota una preoccupante mancanza di personalità, a dispetto della sua settantina di presenze in B messe insieme ai tempi di Varese.
Altobello 4,5 Commette il fallo da rigore su Tortori, ennesimo svarione di un campionato deludente. Episodio che di fatto condanna il Messina al ko. Patisce il peso offensivo dell’ex Paganese e di Caturano, andando in costante affanno.
Stefani 4 Dovrebbe mettere la sua esperienza al servizio del gruppo in un momento cruciale, ma sembra aver già staccato la spina. Svagato, nel finale gli cedono i nervi e si fa incredibilmente espellere per proteste, lasciando la squadra in nove.
De Paula 4,5 Schierato in avanti nel 3-5-2 al fianco di Corona, lavora soprattutto di sponda, ma si spegne col passare dei minuti. Sciupa l’occasionissima per il raddoppio, ottimamente servito dal capitano giallorosso. (dal 35’ st Rullo sv. Sostituzione incomprensibile in una situazione di svantaggio)
Izzillo 5 Non sta bene (Grassadonia rivela che ha giocato solo grazie ad un’infiltrazione) e si vede. Si concede troppe pause e cerca assai di rado lo spunto. Reclama invano la concessione di un penalty. (dal 9’ st Spiridonovic 5 Come a Lamezia impalpabile dopo l’ingresso in campo. Avulso ai meccanismi, il gol di Lecce resta un caso isolato).
Corona 5,5 Unico tra i giocatori ad essere risparmiato dalla contestazione. Re Giorgio non si discute. Si danna l’anima, rincorre gli avversari e prova a scuotere i compagni. Rifinisce per De Paula con un sontuoso esterno. Spreca a tu per con Perina la palla che avrebbe regalato il nuovo vantaggio facendo cambiare le sorti del match.
Ciciretti 5,5 Sigla il gol dell’illusione con una bella conclusione dal limite. Il terzo centro in giallorosso, dopo un periodo di vistoso appannamento, è anche quello più amaro. Non si può chiedere la luna ad un classe ’93, alla sua terza stagione tra i professionisti. Maggiore continuità ed un pizzico di concentrazione in più (vedi l’ammonizione per proteste che gli farà saltare Foggia) invece sì.
Bortoli 5 Gira a vuoto e fatica tremendamente in mezzo al campo. Patisce la velocità degli avversari diretti. Ha la chance per il 2-2, sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma un super Perina gli sbarra la strada.
Le pagelle del Melfi: Perina 7, Annoni 6, Pinna 6, Dermaku 6, Di Filippo 6, Spezzani 6, Gallo 6 (19′ st Giacomarro 6), Agnello 7, Caturano 7 (34′ st Falomi sv), Tortori 6,5 (44′ st Tundo sv), Fella 6,5.