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Messina

Genovese: “Grande risposta da parte della città”. Mirarchi: “Padova è ancora un gradino sopra di noi”

Il Plebiscito Padova vince con personalità sullo Stretto, ottiene il primo trofeo della sua giovane storia e conferma le sue ottime qualità, dall’alto del predominio tecnico che la vede difendere anche il primo posto nel campionato in serie A1. Finale sempre comandata dalla prima contesa ma per Messina non c’è spazio per il rammarico in una giornata di festa che ha posto la società della Waterpolo Despar alla ribalta nazionale, avendo ospitato una due giorni di altissimo livello per tutto il movimento pallanuotistico nazionale in rosa.
Al termine della finalissima le considerazioni del presidente Felice Genovese, soddisfatto dell’organizzazione dell’evento: “Ci tenevamo tanto ma non siamo riuscite a centrare la classica ciliegina sulla torta. Ci siamo sforzati ad organizzare perfettamente questa manifestazione e non posso essere scontento perchè questa era la prima finale della nostra storia. Siamo una squadra assemblatasi quest’anno e sabato cercheremo di rifarci proprio a Padova.

il presidente della waterpolo Messina assiste al match
Il presidente della Waterpolo Messina Felice Genovese assiste al match (foto Fazio)

Non ci eavamo molto con la testa, siamo rimaste nello spogliatoio. Padova ha dimostrato le sue qualità giocando la sua vera pallanuoto. Niente s’improvvisa, specie una finale. Sabato proveremo a riscattarci, il mister lavora bene con le ragazze ed andremo in Veneto tranquille delle nostre possibilità. Vedremo un’altra squadra”.
L’ultimo pensiero è rivolto alla città che ha ben risposto, colorando d’entusiasmo l’impianto di Torrente Trapani.
“Sono contento, ci siamo impegnati tutti a fondo. La cornice era bella nonostante il tempo. Spero che fino alla fine ci spingano al successo perchè sono certo che ancora il nostro campionato non è finito”.
Spazio alle analisi tecniche col tecnico ligure Maurizio Mirarchi, alla prima sconfitta della sua gestione a Messina. L’allentore peloritano loda le qualità di Padova: “E’ stata una gara imperfetta, siamo rimaste con la testa alla semifinale. Oggi eravamo un’altra squadra scarica fisicamente. Padova era ben altra cosa rispetto a sabato con Bogliasco dove ha rischiato di uscire. Brave loro, noi abbiamo fatto al contrario. Questa è l’analisi. Abbiamo giocato con confusione in acqua e il divario finale alla fine è giusto. Siamo partite sotto 0-4, poi abbiamo forzato, cercando soluzioni individuali e il gioco di squadra ne ha risentito. Non siamo entrate con l’approccio giusto, rigore sbagliato, due superiorità mancate, poi è stato sempre peggio ed era difficile risalire la corrente”.
Occhio che si ritrasferisce al campionato, Messina è certa di disputare i playoff scudetto ma questo è un campanello d’allarme da non sottovalutare.

coach Mirarchi da indicazioni alla squadra
Mister Mirarchi da indicazioni alla squadra (foto Fazio)

Padova ed Imperia hanno una certa abitudine a giocare partite di questo livello. Noi non ce l’abbiamo, abbiamo retto bene una sfida, due no. Ormai saranno tutte gare così difficili, serve la giusta crescita mentale nell’accettare le sconfitte. I playoff saranno tutte sfide dure. Queste squadre da 5 anni giocano partite scudetto e di Coppa Italia e Campioni. Per noi è il primo anno a tale livello. C’era anche una certa pressione dell’ambiente che ha influito ma sottolineo Imperia e Padova sono un gradino sopra a noi.
Speravo certamente in una gara diversa, sapevo che Padova avrebbe alzato il livello, non mi aspettavo di entrare in acqua così molli e scollegate tra i reparti. La difesa ci ha tradito, fisicamente e mentalmente non eravamo adatte a questo tipo di partite”.
Ultima a mollare nella vasca scoperta della piscina Cappuccini l’esperta e plurititolata Silvia Bosurgi che con una tripletta è risultata la migliore marcatrice giallorossa. Numeri significativi ma che non sono bastati ad inceppare gli ottimi meccanismi di gioco patavini. “La tensione ha inciso in una gara così tirata, eravamo stanche per la sfida di ieri con Imperia. Era la prima volta per molte di noi nell’affrontare una gara così importante. Non c’è nulla da rimproverare, siamo insieme da soli cinque mesi e siamo in piena crescita. Le gare che contano arriveranno tra poco, la stagione deve sancire i suoi verdetti, siamo serene”.

premiazione della waterpolo messina
Silvia Bosurgi con la medaglia del secondo posto (foto Fazio)

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