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La Camera: “Alla maglia giallorossa non ci penso più. Corona? Da messinesi gli dobbiamo tanto”

Messina-Juve Stabia non può essere per lui una gara come tutte le altre. Giovanni La Camera si accinge a sfidare la squadra della sua città. La maglia giallorossa l’ha solo sfiorata, nell’arco di una carriera spesa su e giù per l’Italia sempre su ottimi livelli. Dopo il debutto tra i professionisti nel 2006 con il Lanciano, le tappe più importanti: il biennio a Rimini tra i cadetti (55 presenze e 5 reti) e la lunga esperienza durata tre stagioni a Benevento (85 apparizioni e 7 centri), nelle quali è mancata soltanto la ciliegina della promozione in B. Quindi il trasferimento al Pavia nel 2012 e la doppia sfortunata parentesi tra Cittadella e Padova. Nella scorsa estate si è legato alla Juve Stabia con un contratto biennale, divenendo da subito uno dei pilastri della squadra allenata da Pancaro.

La Camera, ingaggiato nell'estate 2014 dalla Juve Stabia
La Camera, ingaggiato nell’estate 2014 dalla Juve Stabia

All’andata il Messina impose il pari al “Menti”, con l’1-1 determinato dalle reti di Corona e Caserta, subentrato nella ripresa proprio a La Camera. Un girone dopo i giallorossi sono quint’ultimi e con il disperato bisogno di punti per uscire dalla zona playout. La Camera, a qualche mese di distanza da quel confronto, non si aspettava di ritrovarlo in questa posizione di classifica. “Credo che il Messina a inizio stagione sia stato costruito per altri obiettivi, ma nel corso dell’annata possono capitare alti e bassi. Mi dispiace, perché è la squadra della mia città e non vorrei vederla in quella posizione di classifica” afferma il giocatore classe ’83.

Il Messina da avversario lo aveva già affrontato tra le file del Rimini nel torneo cadetto 2007-08. “Lo stadio ai miei tempi era il “Celeste” e fu strano ritrovarmi da avversario al San Filippo” raccontò La Camera alla nostra testata in una precedente intervista. “Con parenti ed amici sugli spalti fu comunque un’emozione unica, sebbene sul campo perdemmo 1-0 (gol di Degano, ndr). Al ritorno, nell’ultima giornata di campionato, non avevamo più nulla da chiedere al campionato, mentre il Messina utilizzò molti giovani. Fu una classica gara di fine stagione, nella quale salutavamo i nostri tifosi. Ebbi la fortuna di realizzare un gol e vincemmo 3-0”. 

La Camera pressa Silvestri
La Camera pressa Silvestri

Ma che sensazioni proverà La Camera tornando domenica al “San Filippo” e giocando davanti a parenti ed amici ? “Giocare davanti a loro è un’emozione particolare, ma quando scendo in campo devo dimenticare tutto questo e concentrarmi soltanto sulla partita” ammette il centrocampista gialloblù.

Tra i nuovi innesti della Juve Stabia nel mercato invernale anche l’ex messinese Stefano Maiorano (in dubbio, però, per un infortunio in vista della sfida del “San Filippo”), legato da anni a La Camera da una sincera amicizia, nata ai tempi in cui il centrocampista nativo di Battipaglia militava nella Cavese. “Conosco Stefano molto bene. Mi fa piacere averlo come compagno di squadra perché ne apprezzo le qualità come calciatore ed uomo. Col suo arrivo la nostra rosa è ancora più competitiva”.

Il centrocampista ai tempi del Benevento
Il centrocampista ai tempi del Benevento

In riva allo Stretto giungerà una Juve Stabia terza in classifica, ma che non vince in trasferta da tre mesi. Un rendimento che ha consentito a Benevento e Salernitana di prendere il largo. Eravate attrezzati per lottare per la promozione o un piazzamento playoff dà la vostra reale dimensione ? “Ad inizio anno siamo partiti con una rosa giovane, il nostro obiettivo era quello di affrontare il campionato partita dopo partita. Ovviamente col passare del tempo gli obiettivi sono cambiati e lotteremo fino alla fine per qualcosa di importante”.

Messina-Juve Stabia è anche la gara per eccellenza per Giorgio Corona. A Castellammare, l’attuale capitano giallorosso, è un idolo, date le quattordici reti siglate nella stagione 2010-11, quella della storica promozione in B delle “vespe”. “Ho il piacere di conoscere Giorgio personalmente. E’ il leader della squadra e rappresenta un simbolo della voglia che ha Messina di tornare ad alti livelli. Come messinese, so che dobbiamo tanto a lui per quello che ha fatto negli ultimi anni”.

La Camera con la maglia del Padova
La Camera con la maglia del Padova

La Camera, invece, la maglia del Messina l’ha solo sfiorata, militando nella rosa giallorossa che affrontò il campionato di B 2001-02, ma non collezionando alcuna presenza: “Facevo parte della rosa dell’Fc Messina  sorto dalla Peloro, ai tempi del presidente Aliotta, che compì la scalata. Fu un periodo davvero indimenticabile” aveva ricordato qualche tempo fa.

Adesso è ancora viva la speranza di indossare un giorno quei colori ? “C’era stata la possibilità dopo il secondo anno di Rimini, ma ora non ci penso più. Fa piacere a chiunque giocare con la maglia della propria città. Io l’ho sfiorata un paio di volte, ma ormai credo che sia una eventualità tramontata del tutto. Penso solo alla Juve Stabia, il mio attuale club, dove mi trovo benissimo, ma auguro al Messina di tornare presto nel calcio che conta”.

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