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Criscuolo: “Pagate l’ansia di giocare la palla e la paura sul loro pressing alto”

Considerata la squalifica di Grassadonia, in panchina ed in sala stampa si è presentato il suo vice Vincenzo Criscuolo, ascoltato per noi da Alessio Amato di SalentoSport: “Dispiace perché siamo stati in partita fino alla fine, con l’occasione di De Paula che avrebbe anche potuto siglare il pari. Non è un momento facile dal punto di vista mentale, perché sentiamo troppo l’ansia di giocare la palla ed insistiamo con i lanci lunghi. Quando invece mettevamo il pallone a terra riuscivamo a metterli in difficoltà e da qui dobbiamo ripartire. I ragazzi hanno le qualità e lo spirito agonistico giusto. Gli episodi ci hanno condannato come a Caserta, dove abbiamo pagato l’espulsione di Izzillo. Sulle due reti pesano i nostri demeriti. Poi non siamo riusciti a raddrizzare la gara”.

Salvi ha bissato la marcatura di Pagani, sfruttando un grave svarione difensivo dei peloritani
Salvi ha bissato la marcatura di Pagani, sfruttando un grave svarione difensivo dei peloritani

Il tecnico campano non ha voluto commentare il discusso episodio in area tra Moscardelli e Rullo, valso un rigore per i salentini che hanno così sbloccato il match: “Non mi permetto di giudicare l’operato dell’arbitro. Sono episodi che purtroppo capitano nell’arco di un campionato. Peccato perché eravamo subito riusciti a rimetterci in sesto con la bella giocata di Spiridonovic. Nel secondo tempo non stavamo subendo granché: loro ci pressavano molto alti e forse per questo abbiamo avuto paura. L’episodio del 2-1 ci ha tagliato le gambe, anche se relativamente, perché nel finale le occasioni sono state le nostre”.

Criscuolo ha riconosciuto poi il valore dell’avversario, non a caso terzo in graduatoria: “Il Lecce è una squadra tosta, importante, di categoria, che non fa minutaggio e che è stata costruita per vincere. Ha riacquistato grande entusiasmo e l’abbiamo affrontata nel momento peggiore. Salernitana e Benevento hanno un margine importante, ma gli scontri diretti potrebbero ancora cambiare qualcosa. Il campionato non è ancora deciso, è lungo, mi auguro che la situazione lì in vetta possa essere ancora più combattuta ed interessante”.

Non è bastato il consueto supporto dei sostenitori messinesi, presenti in gran numero anche al
Non è bastato il consueto supporto dei sostenitori messinesi, presenti in gran numero anche al “Via del Mare”

Il Messina è chiamato invece a cambiare marcia, sia a livello di testa che di gambe: “Dovremo essere più liberi mentalmente e sbarazzini in alcuni momenti, più concreti e pratici in altri. Non dobbiamo comunque drammatizzare: siamo ancora in zona play-out ma il calendario ci riserva degli scontri diretti in cui ci giocheremo il nostro destino. In questo momento stiamo affrontando formazioni blasonate. Le squadre che ci affiancano in classifica non sono assolutamente superiori a noi”.

Il vice di Grassadonia è fiducioso e si attende una risposta gagliarda già a partire da domenica prossima: “Giocando in casa, dovremo attaccare alti la Juve Stabia, cambiando mentalità per prenderci la vittoria che ci meritiamo. Ci salveremo perché siamo una buona squadra. La fortuna girerà dal nostro lato e ci toglieremo qualche sassolino dalla scarpa. Ci metto la mano sul fuoco”.

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