A margine dell’incontro inserito nel programma denominato “Sport Insieme” e fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Adrano, dal 1° Circolo Didattico e dallo Sporting Club Adrano è intervenuto il massimo dirigente regionale della FIP Sicilia Antonio Rescifina. Numerose le questioni affrontate dal presidente isolano che è partito dando il suo giudizio all’iniziativa che ha coinvolto direttamente la massima società di pallacanestro siciliana, l’Upea Orlandina.
“Iniziative di questo genere sono apprezzate e aiutano tutto il movimento. Bisogna partire dal settore giovanile, ben vengano squadre come l’Adrano dove 3/4 dei giocatori provengono dal settore giovanile. Infine devo fare i complimenti alla preside Lorena che ha dato ampio spazio a queste iniziative”.
A proposito di giovanili, cosa si può fare per tutelare i vivai, permettendo così alle squadre di basket di avere più giocatori italiani?
“Il fatto che quattro cestisti italiani giochino in America sta a significare che i talenti in Italia non mancano, ma sono le squadre che vogliono comprare stranieri”.
In questi ultimi 10 anni il numero di tesserati in Sicilia e in Italia è in calo, in ascesa o si mantiene costante?
“Per quel che concerne il basket maschile teniamo bene, in Italia solo il calcio fa meglio di noi, per quello femminile si soffre, anche per via di alcuni cambiamenti nel regolamento che hanno reso il basket uno sport un po’ più duro”.
Sul basket femminile un eventuale scudetto della Passalacqua Ragusa, squadra attualmente prima in serie A1, può influenzare il movimento cestistico siciliano?
“Può influenzare, ricordiamoci anche che il Palermo è in lizza per la promozione in A2, purtroppo ci sono delle distanze tecniche fra il Sud e il Nord, dobbiamo invertire questa tendenza e per farlo abbiamo bisogno di investimenti”.
Altro interessante contributo della ricca giornata di Adrano lo fornisce l’assistant coach di Giulio Griccioli all’Orlandina Gennaro Di Carlo che parla del momento della squadra paladina.
L’obiettivo per la stagione e per gli anni a venire rimane quello della salvezza?
“Assolutamente si, l’obiettivo primario per noi è quello di rimanere in A1”.
L’Adrano ha affrontato la Nuova Agatirno, la squadra primavera della Nuova Orlandina. Oltre a Strati e allo sloveno Karavdic, ci sono altri giocatori che vede pronti per il debutto in prima squadra?
“Adesso faccio fatica a capire chi può essere pronto per la prima squadra, per il resto Strati e Karavdic rappresentano un investimento per l’Orlandina”.
Sull’assenza di una squadra di basket di rilievo nella provincia di Catania secondo lei quale può essere la motivazione?
“E’ da poco che sono in Sicilia, posso dire che se a Catania non c’è alcuna rappresentativa la motivazione risiede nel fatto che Catania è molto influenzata dal movimento calcistico, elemento questo che blocca l’eventuale formazione di un forte movimento cestistico, proprio per questo motivo l’Upea vuole rappresentare il basket per tutto il territorio siciliano”.
Una giornata insomma quella del 19 febbraio all’insegna del divertimento e dell’educazione sportiva, una giornata che rimarrà nei ricordi di molti bambini che conserveranno per giorni, per mesi, forse per anni, l’autografo dei loro campioni preferiti sperando di potere ripetere un giorno le gesta degli stessi.
Servizio di Dario Milazzo