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Rullo “Giallorosso a 360°”: dagli scudetti Primavera alla A. Martins, Zeman ed un derby con Stefani…

Erminio Rullo si racconta a MessinaSportiva per “Giallorossi a 360°”, la nuova rubrica della nostra testata. Nel video di 20 minuti viene ripercorsa la carriera di uno dei volti nuovi del mercato invernale. L’esterno sinistro, da Lecce a Messina, ha ormai quei colori come una seconda pelle. “Sono nel mio destino, mi piacciono tantissimo. A 14 anni ho cominciato a Lecce, facendo tutta la trafila, dai Giovanissimi fino ad arrivare in prima squadra”.

Rullo con la maglia del Lecce
Rullo con la maglia del Lecce

Classe 1984, originario di Casoria, esplode nel settore giovanile dei salentini. Tra Inter e Lecce, a livello Primavera, vince tre scudetti consecutivi, una Supercoppa ed un Torneo di Viareggio. Nella cavalcata verso il tricolore conquistato con i nerazzurri, trascinati da Pandev e Martins, risulta determinante con un gol in semifinale al Milan dell’attuale compagno Mirko Stefani, autore invece di una sfortunata autorete. “All’Inter ho vissuto un anno fantastico, vincendo due titoli. Con Pandev mi sono ritrovato a Napoli, è un ragazzo eccezionale. Martins ? Lo prendevamo in giro, dicendo che aveva cinque o sei anni in più, ma già allora aveva qualità mostruose”.

Erminio Rullo nel corso di una seduta di allenamento
Erminio Rullo nel corso di una seduta di allenamento

Debutta in A nel 2003, vestendo sempre la maglia dei pugliesi, con Delio Rossi in panchina, esplodendo nel campionato successivo sotto la gestione Zeman. Per lui due autentici maestri. In rosa si susseguono i vari Chevanton, Vucinic, Bojinov, Bjelanovic, Ledesma, Cassetti. “L’esordio in A all’Olimpico contro la Lazio, peraltro alla prima giornata, non me lo aspettavo. Delio Rossi è stato un padre, mentre con Zeman ho raggiunto l’apice della mia carriera. E’ un maestro di vita che valorizza tanto i giovani, lo ringrazierò sempre”.

In quegli anni è un Lecce grandi firme che proprio al “San Filippo” offre spettacolo nella gara ricordata per il tremendo infortunio di Giampà. Poi la retrocessione, che segna la fine di un ciclo e nel 2007 l’approdo al Napoli, la squadra della sua città. Praticamente il sogno di una vita che si avvera. Con i partenopei, però, trova poco spazio, anche per via di un feeling mai sbocciato con Reja, ma festeggia la promozione in A, contribuendo con un assist decisivo a Calaiò. “Ho realizzato un sogno vestendo quella maglia, ma non ho dato quello che avrei potuto”.

Rullo svetta in mezzo al campo
Rullo svetta in mezzo al campo

Triestina e Modena, tra i cadetti, le altre tappe della sua carriera, prima del ritorno a Lecce, materializzatosi nel 2013. Amaro, a causa della sconfitta in finale playoff contro il Frosinone. Cominciata la stagione 2014-15 in Salento, a gennaio arriva la chiamata del Messina. “Il calciomercato per la Lega Pro è oggi molto difficile, tenendo conto dei regolamenti legati all’età media, ma il direttore Pagni ha parlato con Tesoro basandosi prevalentemente sulla mia voglia di riscatto”. Messina, l’occasione giusta per ritornare Rullo Carlos.

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