L’allievo di Vujosevic, Matteo Soragna torna a Pistoia con Capo d’Orlando insieme a Basile per la prima di ritorno di Serie A Beko. Insieme a Gek Galanda, simboli dei tanti trionfi azzurri e sono gli ultimi olimpionici di Atene che ancora giocano ai massimi livelli.
Tre simboli dell’Italbasket più vincente di sempre, capace di incollare alle tv l’Italia intera in una fine estate indimenticabile di qualche anno fa. Tre giocatori in grado di esser protagonisti in Italia e fuori. Tre amici, tre coetanei di una classe di ferro “cestistica” incredibile come è stata quella dei nati 1975 si ritroveranno domenica, in varie vesti, al PalaCarrara nella gara che darà il via al girone di ritorno della Tesi Group contro l’Upea Capo d’Orlando.
Stiamo parlando di Gek, Teo e il Baso, soprannomi indelebili nell’immaginario di generazioni di tifosi della palla a spicchi che- soprattutto quelli da 35 anni in giù- questo trio ha fatto innamorare di questo sport. Giacomo Galanda aspetta in giacca e cravatta i suoi compagni della mitica spedizione azzurra ad Atene 2004, mentre Matteo Soragna e Gianluca Basile arriveranno con la canotta dell’Upea dove alla soglia dei 40 anni (Basile li compirà sabato 24 mentre Gek il 30 gennaio) stanno aiutando la squadra di Griccioli a conquistare la salvezza.
“Gek non ha certo iniziato da zero la sua nuova vita fuori dal campo– dice Teo Soragna dalla Sicilia- l’ho seguito in questi anni a Pistoia, ha organizzato iniziative molto interessanti per i ragazzi e per la città. Smettendo di giocare è entrato ancora di più in quest’ottica e Pistoia ha fatto bene a non farselo scappare”.
Per il giocatore mantovano, il ritorno al PalaCarrara sarà un’emozione particolare. Non capita spesso arrivare in una città da “ex” a 39 anni eppure per Soragna sarà così: con la maglia dell’Olimpia Pistoia ha esordito in serie A giovanissimo nel settembre 1996 e domenica tornerà per la prima volta da avversario. In quasi 20 c’è stato il matrimonio con Lisa, una ragazza di Canapale, e tante visite da tifoso sulle tribune del PalaCarrara per seguire il ritorno in grande di Pistoia. “E’ una specie di cerchio che si chiude- dice Soragna – sono partito da lì giovanissimo e ora torno un po’ meno giovane”.
Sulla prima parte di stagione dell’Upea, il bilancio è positivo.
“Siamo contenti del nostro girone d’andata– continua- nonostante non siamo mai stati al completo, e nemmeno ora lo siamo (Pecile e Nicevic sono out da tempo, ndr), siamo riusciti a conquistare in casa vittorie importanti in gare non sempre facili”.
Soragna conosce bene il potenziale di decibel e calore della “bombonera” biancorossa e sa che l’entusiasmo del pubblico è come un giocatore in più da sfidare per l’avversario di Pistoia.
“Per noi domenica sarà dura- dice l’ala dell’Upea- perchè Pistoia è un campo caldo, un ambiente tosto soprattutto ora che è tornata la fiducia. Penso che la gara sarà giocata molto sugli uno contro uno, viste le caratteristiche di entrambe le squadre. Quello che mi è sempre piaciuto del Pistoia Basket– continua- è che quando è ripartito da capo, ha sempre avuto un programma, una filosofia di crescita. E’ un modo di pensare da società seria e mi fa molto piacere ritrovare Pistoia in serie A. Il percorso della squadra quest’anno, mi sembra simile all’anno scorso: ha tanti giocatori nuovi, tanti rookie che hanno bisogno di tempo ma alla lunga il lavoro di Moretti si vede”.
Pensando a una decina di anni fa con la Nazionale ai vertici del basket europeo e mondiale e squadre di club italiane protagoniste in campionato e coppa, il panorama attuale è difficile da digerire. Ma Soragna inquadra la situazione in modo molto pratico.
“Cosa mi è piaciuto del girone d’andata?– dice Teo che durante una trasferta a casa della moglie, si è allenato insieme alla Valentina’s Bottegone del suo amico Beppe Valerio– l’atletismo domina mentre a livello tecnico- tattico siamo qualche passo indietro rispetto al passato. Bisogna essere chiari ed onesti sul momento storico che sta vivendo il nostro campionato. Detto questo, sono molto contento di dove sia Reggio Emilia che ha puntato su italiani di talento che, proprio perché sono bravi, giocano. Non sempre bisogna fare polemiche sterili ma guardare ai fatti: chi se lo merita gioca”
Dieci punti di vantaggio sulla quota salvezza, due passi appena di ritardo dai playoff: Pistoia e Capo d’Orlando si presentano così ai nastri di partenza del girone di ritorno. Per questo domenica le due squadre giocheranno una sfida salvezza che forse vale anche per qualcosa di più?
“Chi fa due punti adesso rimane in una posizione di classifica interessante– chiude Soragna- ma per parlare di playoff c’è bisogno di continuità in tutta la prima parte del girone di ritorno”.
Articolo realizzato da Pistoiasport.com