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Berardi: “Qui per giocarmi il posto da titolare. In campo cambio caratterialmente”

La stanza del “Celeste” intitolata a Ciccio Currò ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del nuovo portiere del Messina Alessandro Berardi, voglioso di mettersi in mostra dopo le esperienze nel vivaio della Lazio e l’esordio in B a Verona: “Sono contento di essere arrivato in una piazza importante come Messina. Quando il direttore sportivo Danilo Pagni mi ha contattato ho accettato subito, anche per rimettermi in gioco, in quanto venivo da sei mesi trascorsi senza praticamente essere impiegato, salvo qualche presenza. Ora mi allenerò al meglio e mi farò trovare pronto quando verrò chiamato in causa”.

Alessandro Berardi ha esordito in B con la maglia dell'Hellas Verona
Alessandro Berardi ha esordito in B con la maglia dell’Hellas Verona

Nella prima metà di stagione infatti soltanto tre apparizioni in Toscana: “A Grosseto ero andato per giocare, poi è arrivato Mangiapelo e ha fatto bene da subito, parando tre rigori in quattro giornate. In questo modo è stato difficile ritagliarmi uno spazio. È stata comunque un’esperienza positiva. Adesso la mia mente è rivolta tutta al Messina”.   

Berardi non si ritiene un “dodicesimo” a priori e lancia la sfida a Iuliano per la maglia da titolare tra i pali: “Fosse scontato il mio ruolo di panchinaro non sarei venuto, lo dico francamente. Rino Iuliano è un portiere d’esperienza che sta facendo bene, ma io sono venuto qui per mettermi a disposizione e farmi trovare pronto per cercare di giocare più gare possibili. Poi le scelte toccano al mister ed il resto lo stabilirà il campo”. Il suo innesto – ha già chiarito Grassadonia – dà maggiore flessibilità al Messina nell’ottica dell’età media. Lagomarsini (classe ’93) non dava evidentemente le garanzie richieste mentre il più esperto Berardi (’91) consentirebbe di schierare un over in più tra difesa, centrocampo o attacco.

Alessandro Berardi con la divisa della Lazio
Alessandro Berardi con la divisa della Lazio

È un prodotto del settore giovanile della Lazio, come Marin e Serpieri. L’uno, complice gli infortuni, non è riuscito ad incidere, l’altro è in prova in attesa di un eventuale tesseramento. “Vlad è un classe ’95 che si aggregò al gruppo nell’ultima mia stagione in “Primavera” della Lazio, quando già lavoravo spesso in prima squadra. Nel 2012 giocai soltanto le sfide conclusive della Final Eight. Per questo non lo ricordo benissimo, ma ha di certo un buon piede ed una buona gamba. Serpieri è un difensore roccioso, forte fisicamente e ha buoni tempi. Se sarà tesserato o meno spetta deciderlo alla società. Anche lui ha vinto in biancoceleste lo scudetto “Primavera” e potrebbe dare una mano a questo Messina”.

Inevitabile un riferimento alle dichiarazioni del suo ex tecnico in “Primavera” Alberto Bollini, raccolte dalla nostra testata: “Se sono un portiere vulcanico come dice Bollini? Sì, sono calmo all’infuori dal campo, ma quando c’è in gioco qualcosa cambio caratterialmente e penso di trasmettere forza e tranquillità ai compagni. Mi ritengo un portiere completo, moderno, mi piace giocare coi piedi ed effettuare uscite alte. La continuità è quella che fin qui mi è mancata per raggiungere il top della condizione”.

Un primo piano del portiere Alessandro Berardi, che ha collezionato tre presenze a Grosseto in stagione
Un primo piano del portiere Alessandro Berardi, che ha collezionato tre presenze a Grosseto in stagione

Nella scorsa stagione, tra le file della Salernitana, Berardi giocò un brutto scherzo al Messina, ipnotizzando tutti i tiratori giallorossi dal dischetto nel confronto di Coppa Italia. “Non ricordo come feci, ma fu la mia prima partita disputata con i granata e dopo l’1-1 al 120’ andò bene ai rigori. Ne parai due, mentre l’altro Quintoni lo calciò alto. Adesso spero che il Messina mi porti ancora bene e mi consenta di rilanciarmi. Voglio aiutare la squadra a salvarsi il prima possibile. La piazza merita altro per la storia che ha, ma in questa stagione è la permanenza nella categoria l’obiettivo principale. C’è un gruppo di qualità e ci sono tutti i presupposti per riuscire nell’intento”.

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