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Al Vittorio Emanuele Giuseppe Fiorello con “Penso che un giorno così…”

Da mercoledì 7 fino all’11 gennaio il talento di Giuseppe Fiorello aprirà la stagione 2015 del Teatro Vittorio Emanuele con lo spettacolo “Penso che un giorno così…”. L’evento di Giuseppe Fiorello sarà realizzato con le musiche di Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma, la regia di Giampiero Solari per una produzione Nuovo Teatro e Ibla Film. Lo stesso artista siciliano, la cui bravura interpretativa lo collocano fra i migliori attori contemporanei, ha voluto sottolineare l’importanza di aver “incontrato” la grande personalità di Domenico Modugno, personalità con cui continuerà a “parlarsi” sul palcoscenico in uno show di parole, canzoni e musica dal vivo, concepite come “(…) un semplice omaggio personale e affettuoso – scrive Giuseppe Fiorello – ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica. Ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Mimì, sarà anche l’occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice”. 

Giuseppe Fiorello giunge al teatro forte dopo impeccabili prove cinematografiche e televesive che lo hanno visto collaborare con importanti registi come Giuseppe Tornatore, Roberta Torre, Ferzan Ozpetek e Vittorio Moroni. Lo stesso Moroni, al fianco di Fiorello in questa avventura, ha aggiunto: “Quando Giuseppe mi ha chiamato per chiedermi se mi andava di avventurarmi con lui in questo progetto, ho pensato che sì, ne avevo proprio voglia, per due ragioni. La prima è che avevo appena terminato le riprese di ‘Se chiudo gli occhi non sono più’, il mio film dove ho avuto il privilegio di dirigere Giuseppe e la conferma di quale attore eclettico e capace lui sia. La seconda è che, sentendolo parlare di Modugno, durante le riprese, ho avuto la sensazione che avesse incontrato ‘Il Suo personaggio’, una sorta di alter ego con cui fare i conti, misurarsi, da cui attingere energia, slancio, con cui scambiare bellezza e ispirazione. Come se, nonostante la distanza temporale, fosse nato tra Beppe e Mimmo un fraterno sotterraneo dialogo”. 

Ancora il bravissimo protagonista ha voluto sottolineare: “Modugno per me non è stato solo una storia da raccontare o un personaggio da interpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lontano rimasto sempre dentro di me. In questo spettacolo salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi”. 

Un grosso in bocca al lupo al nostro conterraneo Fiorello che anche questa volta con la sua bravura, simpatia e professionalità sarà di sicuro garanzia di successo e spettacolo.

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