Che il ds granata Angelo Fabiani lo avesse proposto al suo predecessore Danilo Pagni, appena divenuto dirigente giallorosso, già in occasione del match dell'”Arechi” ve lo avevamo svelato nei giorni scorsi. Ivan Castiglia è infatti tra gli elementi in uscita dalla Salernitana e può far gola a tanti club di Lega Pro nel mercato invernale. Vanta quasi 100 presenze in Serie B tra Vicenza, Cittadella e Reggina, ma l’amore con i campani non è di fatto mai sbocciato. Centrocampista di interdizione, bravo a far ripartire la manovra, ha collezionato appena quattro “gettoni” in questa prima parte di torneo.
Classe 1988, in grado quindi di non scompaginare ma anzi di agevolare la delicata gestione dell’età media, non viene impiegato in campionato dal 28 settembre (giorno dello 0-0 con il Melfi). A luglio si era legato alla società di Lotito firmando un contratto biennale, ma il feeling con Menichini che ha rilevato Somma in panchina durante l’estate non è mai nato, complice, come riportano le cronache dalla Campania, un battibecco avvenuto in allenamento. Per questo, insieme a Ginestra e Mounard, figura tra gli elementi destinati a lasciare Salerno alla riapertura delle liste di trasferimento.
L’agente del giocatore, Stefano Barattin, contattato telefonicamente, chiarisce però che la situazione è ancora in stand-by: “E’ presto per parlare, non abbiamo deciso quale sarà il futuro del ragazzo. Il mercato non è ancora entrato nel vivo ed in questo momento stiamo valutando le varie offerte ricevute. Oltre al Messina si sono interessati a Castiglia non solo Barletta ed Arezzo ma anche altri club. In tanti, in questo periodo, mi hanno chiesto informazioni sul giocatore”.
Tornato titolare nel confronto di Coppa Italia disputato il 26 novembre a Cosenza, il centrocampista non è riuscito a sovvertire le gerarchie in una squadra ricca di grandi nomi in ogni reparto. L’arrivo di Bovo, a campionato in corso, ha inoltre ridotto gli spazi a disposizione. “Ivan ha tanta esperienza, anche a livello di Serie B. Circa lo scarso utilizzo non saprei spiegare. Evidentemente – afferma Barattin – il mister Menichini ha fatto scelte diverse, puntando da inizio stagione su elementi più congeniali al suo sistema di gioco”.